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Biglietto shock in una mascherina: “Non usatela, è fatta da schiavi in Cina”

di Elena Barbieri

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Roma, un uomo ha trovato un biglietto contenente una frase shock all’interno di alcune mascherine che ha acquistato nel quartiere EUR. Il romano Flavio Loverro ha segnalato immediatamente ciò che ha trovato alla testata giornalistica Lapresse, che ha poi condiviso e diffuso la storia.

Il messaggio è stato ritrovato in una busta di plastica sigillata, all’interno di una delle confezioni di mascherine Ffp2 messe in commercio da una farmacia nella zona del quartiere EUR di Roma.

Giappone

Cosa contiene il biglietto?

Il messaggio nel biglietto è stato scritto a mano in inglese su un pezzetto di carta, tradotto recita “Non usate questa mascherina. È stata prodotta da schiavi africani nella prigione di Yingde, nella provincia del Guangdong, in Cina. Per favore, aiuto. Contattate un’organizzazione internazionale che possa intervenire. Che dio vi benedica“.

Nonostante sia qualcosa di destabilizzante da leggere a primo impatto, le varie testate giornalistiche che hanno riportato la notizia ne hanno comunque messo in discussione la veridicità. L’autore del biglietto è ancora ignoto. Stando alla ricostruzione fatta finora, il messaggio potrebbe essere stato inserito nella confezione solamente nel momento del confezionamento del pacco e quindi all’interno dello stabilimento di produzione.

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di Elena Barbieri

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