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Gaming

Baldur’s Gate 3: la guida per principianti di NCR

di Michele Messina

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Dungeons & Dragons per novellini

Così come nella più classica partita a D&D, anche in Baldur’s Gate 3 il vostro personaggio interagirà col mondo in base alle proprie statistiche. Avere abilità di un certo tipo vi darà un vantaggio verso specifiche azioni, così come livellare una data caratteristica renderà più semplice altre azioni. A questo va però aggiunto il tiro di dadi tipico dei GDR da tavolo, che sarà affidato comunque al sistema e quindi “nascosto” alla vista. Ma proseguiamo con ordine ed iniziamo a parlare di Abilità e Skills.

Per Abilità in Baldur’s Gate 3 si intendono gli attributi o le statistiche che possono essere livellate per aumentarne l’efficacia, come in un qualsiasi GDR. Avremo quindi sei statistiche diverse: Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma, ognuna delle quali avrà il proprio ambito di interesse. Ogni abilità vi darà accesso ad una sotto categoria di “capacità”, ovvero le Skills, legate al livello generale, ma migliorabili separatamente. Forza, per esempio è legata all’Atletica, quindi la capacità di compiere “sforzi”, così come Intelligenza è legata all’Investigazione, cioè il sapersi guardare intorno con attenzione. Ogni abilità ha poi livello massimo di 20, che può comunque essere aumentato con specifici equipaggiamenti. Potrete scegliere di puntare tutto su una sola Abilità o dividere i punti ottenuti per creare un personaggio più eclettico, a voi la scelta.

Di base questo sistema non è niente di nuovo, ma in Baldur’s Gate 3 è presente un’altra meccanica, già anticipata, che bisogna tenere a mente. Stiamo parlando del lancio dei dadi, la meccanica che andrà a decretare se potrete o meno compiere un’azione al meglio delle vostre capacità.

I dadi, giudici, giuria e boia di Baldur’s Gate 3

Fortunatamente in Baldur’s Gate 3 non dovrete stare ore a lanciare dati per compiere una singola azione, ci penserà il sistema di gioco. Ma cerchiamo di capire meglio come funziona questa annosa meccanica.

Ogni volta che si decide quale azione compiere, tanto in D&D quanto in Baldur’s Gate 3, viene lanciato un dado a 20 facce. Il punteggio ottenuto col dado andrà a decretare, in sostanza, il risultato della vostra azione, calcolato in base al rapporto con alcuni modificatori. Abbiamo già spiegato le Abilità, ma nel lancio dei dadi concorrono anche le Skills, sotto-categorie specifiche per determinate azioni.

Un esempio: livellando l’abilità Carisma, si potrà migliorare la Skill “Intimidazione”, specifica quindi per quei momenti in cui vorremo far vedere chi è che comanda usando solo le parole. Stessa cosa per gli attacchi, una volta scelto il nostro bersaglio, sarà il lancio dei dadi a decretare quanto forte colpiremo. Al punteggio ottenuto, potremo poi aggiungere alcuni bonus, come quelli dati dalla “Competenza”, una sorta di vantaggio ottenibile anche scegliendo una classe apposita. Un Nano sarà molto “competente” con i martelli, così come un elfo lo sarà con le spade, ottenendo dunque un vantaggio nell’uso di queste armi.

Ricordate che potrete comunque vedere il lancio dei dadi nella parte bassa dello schermo anche se non potrete influenzarne direttamente il risultato. Scegliete l’obiettivo, aspettate il tiro dei dadi, il sistema aggiungerà poi i modificatori (bonus o malus) e confronterà il vostro risultato con quello ottenuto dall’avversario. Ogni azione, quindi, avrà una componente aleatoria, trasformando ogni scelta in un bivio a cui dovremo dare il giusto peso.

Gameplay generale

Dopo aver parlato delle meccaniche che Baldur’s Gate 3 prende in prestito dai GDR da tavolo, passiamo adesso a discutere del gameplay vero e proprio. In questo particolare titolo il gameplay si muove secondo due ritmi diversi: tempo reale e a turni, in base a quale azione stiamo compiendo. L’esplorazione sarà la parte in tempo reale, potrete spostarvi nel mondo di gioco ed interagire con gli elementi presenti, siano essi oggetti, NPC o nemici. Al contrario, il combattimento si svolgerà a turni, seguendo le regole spiegate nei paragrafi precedenti. Le conversazioni invece saranno una particolare variazione di un combattimento a turni, che vedremo poco più avanti.

Esplorare il mondo di Faerûn può risultare abbastanza facile, eccezion fatta per alcuni momenti che richiederanno l’uso di Abilità o Skills. Il combattimento, sarà invece la parte più ostica, capace comunque di dare grande soddisfazione soprattutto agli amanti della strategia. Il combattimento sarà scandito dai turni, periodi di tempo di circa 6 secondi, in cui dovrete scegliere quale azione compiere. Così come in D&D potrete scegliere tra Movimento, Azione ed Azione Bonus, quest’ultima è la più variabile.

In generale Movimento vi permetterà di spostarvi lungo il campo di battaglia per posizionarvi strategicamente in base alle vostre caratteristiche. Ogni classe avrà una velocità ed una distanza di movimento diversa, che potranno comunque essere modificate con abilità o equipaggiamenti. Azione, invece, rappresenta il vostro attacco primario, sia esso un attacco corpo a corpo, con un arma o con un incantesimo, quando permesso dalla classe. Ma non finisce qui, durante la fase Azione potrete anche interagire col campo di battaglia per sfruttare al meglio quello che vi circonda. Infine Azione Bonus raggruppa tutte quelle “funzioni minori”, come usare una pozione, attivare un incantesimo, ma anche nascondervi e sfruttare i poteri del vostro personaggio.

 

LA GUIDA PROSEGUE NELLA PROSSIMA PAGINA

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