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American Horror Stories (S02, Episodio 4), la recensione: “Mungitrici”

di Filippo D'Agostino

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Nella mattinata del 9 novembre ha fatto il suo debutto il quarto episodio della seconda stagione di “American Horror Stories“. Attualmente la puntata è disponibile su Disney+, piattaforma televisiva dove sono già disponibili gli episodi della prima stagione e dove verranno mandati in onda quelli restanti della seconda.

Ryan Murphy torna in pompa magna con la produzione di prodotti per le piattaforme televisive. Proprio in questi mesi su Netflix sono usciti un film e due serie TV, rispettivamente: “Mr. Harrigan’s Phone“, “Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer” e “The Watcher“. Per Murphy questo sarà il quarto prodotto dell’anno dove lavora come produttore esecutivo, ma non l’ultimo. Infatti, tornerà nuovamente su Disney+ con l’undicesima stagione di American Horror Story, di cui non vi è attualmente una data per il rilascio italiano…

American Horror Stories: Mungitrici 

L’episodio di questa settimana ci trasporta in uno dei periodi più bui della storia pre-contemporanea, ovvero con l’avvento dell’epidemia di vaiolo del 1700. Nel corso dell’episodio la malattia si è più che espansa e ha ormai colpito quasi tutti i Continenti, compresi i territori formati dalle colonie americane. Contemporaneamente si svolge anche la celeberrima “caccia alle streghe“, motivo per cui questo tema ci viene presentato più volte.

In un villaggio americano del XVIII secolo, tra l’ignoranza imperante e le scarse condizioni igieniche che hanno portato alla diffusione del vaiolo, gli abitanti della città, in preda al panico, si affidano al pastore del loro paese che, involontariamente, li porta fuori strada convincendoli a mangiare i cuori dei morti della città per poter curare il vaiolo. Ma parallelamente, assistiamo anche alla storia di una prostituta del villaggio che, aiutata da una scienziata ripudiata dallo stesso pastore, trova una soluzione per la cura della malattia che, nonostante la sua funzionalità, viene rinnegata dal leader religioso.

 

American Horror Stories

Episodio 4, la recensione

Se con il primo episodio di questa seconda stagione ci eravamo abituati a un ritorno al passato in un’America relativamente contemporanea, in questo episodio ci ritroviamo nei primi villaggi americani del 1700 che, a seguito della colonizzazione, vedono anche l’arrivo del vaiolo.

Con i primi due episodi di questa seconda stagione di “American Horror Stories” abbiamo finalmente potuto assistere a puntate di spessore qualitativo, che fortunatamente non sono mai cadute né nell’ovvietà, né in idee di sceneggiatura scadenti come accadeva nella prima stagione; come però abbiamo visto, purtroppo, il terzo episodio stava per incorrere in questi ultimi errori.

Tuttavia, questa quarta puntata, fortunatamente, ci presenta delle buone scelte sia a livello di sceneggiatura che di tecnica. Ciò viene messo in evidenza a partire dalle ottime scenografie dei classici e primi villaggi americani, che sono spesso coadiuvate da ottime inquadrature con una fotografia molto oscura e che va a ricordare le prime stagioni della serie TV madre; si prosegue grazie ad una sceneggiatura abbastanza controversa e molto cruda, che non ha paura di suscitare preoccupazioni nello spettatore, per poi arrivare inaspettatamente ad alcuni dialoghi molto significativi, presenti in diverse scene.

L’unica pecca che si potrebbe attribuire a “Mungitrici” è il finale tanto crudo quanto molte scene dell’episodio, che è stato lasciato fin troppo aperto e che non è riuscito a lasciare le stesse forti convinzioni date durante lo svolgimento di quasi tutta la trama.

Considerazioni finali

Nonostante i primi due episodi abbiano più che superato le aspettative del pubblico, sembrava che il team di sceneggiatori di “American Horror Stories” fosse ricaduto nello stesso vortice dei gravi errori commessi nella scorsa stagione. A testimoniarlo è stato proprio il terzo episodio della scorsa settimana, che ha riproposto tutti gli errori della pessima stagione precedente.

Ma sembrerebbe che la puntata passata sia stata solamente un piccolissimo momento di smarrimento; infatti “Mungitrici” ha piacevolmente sorpreso il pubblico. I punti di forza sono molti, e sicuramente il principale è la trasposizione storico-culturale che ci viene presentata; aiutano inoltre anche i dialoghi ben scritti e le scenografie perfette…

Pro

  • Ottima sceneggiatura, con un più che promosso cambio di stile;
  • Scenografie adatte;
  • Dialoghi ben costruiti, di cui alcuni molto significativi.

Contro

  • Un finale molto fuori contesto e lasciato aperto.

American Horror Stories” è composta da otto episodi che andranno in onda a cadenza settimanale su Disney+.

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