di Lorenzo Peratoner
Robot che aiutano i bambini ad attraversare la strada, panchine smart, trasporti pubblici più inclusivi. Queste sono solo alcune delle novità discusse durante la 50a edizione dell’European Transport Conference tenutasi a Milano tra il 7 e 9 settembre 2022. Fra ricercatori ed esperti c’è stato un ampio scambio di idee su come rinnovare le città del futuro, in un’ottica di sostenibilità e mobilità smart. Vediamo i dettagli…
Milano: per 3 giorni il centro dell’innovazione europea
Come riportato da ANSA e Repubblica, i progetti discussi sono stati presentati da Eit Urban Mobility, un’iniziativa dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia che ha scelto il capoluogo lombardo in quanto la città e il Politecnico “sono stati partner fondamentali per la realizzazione di progetti innovativi, capaci di trasformare la mobilità per spazi urbani più vivibili“, come afferma Judith O’Meara, managing director of Innovation Hub Central di Eit Urban Mobility. Le tre giornate di incontri e scambi sono state particolarmente intense e con un tema profondo alla base, che verteva sul cambio di comportamento dovuto agli impatti dei cambiamenti climatici e del COVID-19 sui modelli di viaggio a lungo termine. Oltre a questo, c’è stato ampio spazio riguardo il futuro delle città e dell’aviazione.
Alcuni progetti presentati
Tra i numerosi progetti, come si è già detto, è presente un rover robotico (IPa2X) che dovrebbe aiutare i bambini e gli anziani ad attraversare la strada rivelando la presenza di macchine. Come riportato dal sito del Comune di Milano, tale rover dovrebbe anche comunicare direttamente con i conducenti dei veicoli, per avvisarli e rallentare la velocità dei mezzi in caso di necessità. Molto interessante è anche il cosiddetto “Raise_ub“, ovvero l’idea di trasformare le stazioni ferroviarie in hub multiservizi, con lo scopo principale di favorire l’uso di biciclette per spostarsi in città. Tanta carne al fuoco, per un evento europeo di prim’ordine che dopo due anni di COVID riapre dal vivo proprio nel Bel Paese. Speriamo che le idee qui proposte possano diventare realtà al più presto e rendere l’Europa un traino per le nuove tecnologie della “smart city“.
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