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Hollywood – L’Academy si scusa dopo 50 anni con un’attrice nativa americana!

di Domenico Scala

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HOLLYWOOD – Nei mesi scorsi l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’organizzazione a capo dei famosi Premi Oscar, ha ufficializzato una decisione a dir poco inaspettata, e decisamente fuori tempo massimo (passata peraltro anche abbastanza inosservata). Dopo ben 50 anni di riflessioni, hanno deciso infatti di porgere le proprie scuse all’attrice nativa americana Sacheen Littlefeather, che nel 1973 salì sul palco dei Premi più ambiti della cinematografia mondiale per rifiutare un Oscar a nome di Marlon Brando (per “Il padrino”), approfittando del momento per fare attivismo in favore della sua comunità, la cui rappresentazione a Hollywood rimane ancora oggi rara e discutibile. Ma, in risposta, l’attrice venne clamorosamente fischiata da parte dei presenti in sala.

Hollywood e l’ennesima vicenda davvero spiacevole

Alla Littlefeather vennero concessi solo 60 secondi per leggere il lungo discorso che aveva preparato. Tentò comunque, in quel breve lasso di tempo, di difendere i diritti del suo popolo. Ora, quasi 50 anni dopo, l’Academy si scusa formalmente con l’attrice a attivista “per i maltrattamenti subiti quella sera e negli anni a seguire. L’abuso che hai subito a causa di questa affermazione è stato arbitrario e ingiustificato”, si legge nella lettera indirizzata alla donna Apache.

“Il carico emotivo che hai vissuto e il costo che ha avuto per la tua carriera cinematografica sono irreparabili. Per troppo tempo il tuo coraggio non è stato riconosciuto. Per questo, ti offriamo sia le nostre più profonde scuse che la nostra sincera ammirazione”, con tanto di invito all’attrice a discutere dal vivo con l’Academy dello storico episodio e della rappresentazione cinematografica futura degli indigeni.

“Un sogno che diventa realtà”, lo ha definito l’attivista, che riceverà presto le scuse anche di persona. “Noi indigeni siamo persone molto pazienti. Sono passati solo 50 anni! Dobbiamo sempre mantenere il nostro senso dell’umorismo, perché è il nostro metodo di sopravvivenza. È profondamente rincuorante vedere quante cose sono cambiate da quando non ho accettato l’Oscar 50 anni fa”, ha dichiarato.

Il racconto di Sacheen Littlefeather

“Quella sera era come guardare in un mare di Clorox (un disinfettante, ndr). C’erano pochissime persone di colore tra il pubblico”. A suo dire, John Wayne (star dell’Hollywood dell’epoca), la minacciò di portarla via da lì con la forza. Disse che “gli indiani stavano egoisticamente cercando di tenere gli Stati Uniti per sé stessi”. La Littlefeather ha poi ricordato di essere stata anche messa a tacere in seguito alla cerimonia. Dopo aver lottato duramente per trovare lavoro nell’industria cinematografica, finì poi per dedicare gran parte della sua carriera all’attivismo e alla fondazione di organizzazioni di arti dello spettacolo per attori indigeni.

Ma azioni di riparazione storica come questa o le recenti notizie del mese di luglio, quando la Chiesa cattolica si è scusata con le comunità indigene del Canada per gli abusi perpetrati in passato, sono necessarie per sanare ferite aperte, tentare di porre fine al razzismo sistemico e promuovere l’uguaglianza e il rispetto per tutte le persone e le culture.

Potete rivedere il video della mancata consegna del Premio sul canale ufficiale YouTube dell’Academy:

 

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