di Gabriele Nostro
UCRAINA- Nella notte raid aerei russi sono stati condotti nelle città di Kiev e Leopoli. Oltre i due centri abitati, sono stati bersaglio missilistico anche le circoscrizioni di Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
In Ucraina si consuma un altro crimine di guerra
In più del crudo e generalizzato bombardamento, nella notte si è consumato l’ennesimo “crimine di guerra”, inteso come atto non giustificabile nemmeno dal contesto battagliero. Il Consiglio municipale di Mariupol, riporta La Repubblica, ha denunciato il bombardamento da parte delle forze russe di una scuola dove erano rifugiate 400 persone. Tra le operazioni spregevoli più rilevanti ricordiamo l’assalto a delle strutture ospedaliere e la conseguente distruzione dei plessi di cura della fazione ucraina. Il Presidente Zelensky, citato da SkyTg24, ha commentato così l’accaduto: “I crimini di guerra a Mariupol passeranno alla storia”.
Missili ipersonici Kinzhal, la temuta arma è stata riutilizzata
Le forze armate russe hanno annunciato di avere utilizzato nuovamente i sistemi missilistici ipersonici Kinzhal per danneggiare obiettivi militari in Ucraina. I missili ipersonici Kinzhal hanno distrutto una grande base di carburante e lubrificanti a Mykolaiv. Lo strumento “di prossima generazione” di cui si serve l’esercito occupante rischia davvero di costituire una risorsa decisiva.
Trattati di pace, l’ennesimo tentativo schivato
A seguito dell’invito da parte del Presidente ucraino Zelensky a un incontro ravvicinato con la persona di Putin, il Cremlino, e in particolare il portavoce dei negoziati, incarnato da Vladimir Medinsky, ha risposto con un no che sembra voler essere solo provvisorio. Menzionato dalla Tass, Medinsky ha fatto sapere che: “Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli esteri e approvato dai governi. Soltanto dopo si potrà discutere la possibilità di un vertice“.
Secondo lui quindi, il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i Capi di Stato.
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di Gabriele Nostro
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