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Ucraina, la guerra finirà in 2-3 settimane? Gli ultimi aggiornamenti

di Gianmichele Trotta

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Tagliato il discorso di Putin in diretta TV, l’incontro tra Biden e il leader cinese Xi Jinping, via libera alla Bussola strategica europea e novità da Kiev sugli accordi di pace. La giornata di oggi, 18 marzo, è stata ricca di novità per quanto riguarda lo scenario della guerra in Ucraina. Non mancano ulteriori perdite e risvolti drammatici di una guerra durata già fin troppo: ucciso il primo ballerino dell’Opera a seguito dei bombardamenti russi.

Tagliato il discorso di Putin in diretta

Oggi il leader del Cremlino si è esposto sulla TV nazionale Russa in un discorso in diretta. Il monologo ha avuto luogo presso lo stadio di Mosca, in onore dell’anniversario di annessione della Crimea, avvenuto ormai 8 anni fa. Tuttavia, l’intervento ha subito un risvolto inaspettato e forse casuale. Nel bel mezzo della diretta il collegamento si è interrotto improvvisamente.

Nel discorso mandato in onda, Putin ha aggiornato la numerosissima folla circa la sua “operazione militare”. Non ha certo mancato di ribadire nuovamente quanto la popolazione del Donbas abbia subito violenze da parte dell’Ucraina, chiamandolo “genocidio” e ricordando l’obbiettivo della missione: “evitarlo”. Successivamente il numero uno del Cremlino continua accennando “per pura coincidenza, l’inizio dell’operazione speciale è stato il giorno del compleanno di…” quando il collegamento si interrompe a causa di un guasto tecnico, a quanto riportato da La Repubblica.

L’incontro tra Biden e Xi

Altro importante evento di oggi è il colloquio tra i due vertici di USA e Cina, rispettivamente il presidente Biden e il presidente Xi Jinping. Proprio quest’ultimo, durante la lunga chiamata durata oltre due ore, ha sottolineato come il mondo abbia subito “nuovi e importanti cambiamenti”. Il leader cinese continua “il tema della pace e dello sviluppo sta affrontando gravi sfide e il mondo non è pacifico, cita il Quotidiano del Popolo, l’organo di stampa del partito comunista cinese.

Oltre ciò, il leader cinese ricorda anche che sono proprio USA e Cina, in quanto maggiori potenze economiche mondiali, a detenere le “responsabilità della pace mondiale”. Xi Jinping continua, affermando che “la situazione in Ucraina ha dimostrato che le nazioni non possono impegnarsi in scontri militari“, ribadendo così la sua posizione sulla pace. Tuttavia, il leader cinese continua anche a mantenere la propria posizione sulle sanzioni imposte alla Russia, ritenute eccessive e dannose per l’economia mondiale.

Ucraina

Ucraina (@Shutterstock)

La strategia di difesa Europea

Bussola strategica, così è stato definito il documento UE attraverso il quale si immagina di costruire una difesa comune UE, complementare alla Nato. Il progetto, presentato lo scorso novembre e ridiscusso nella seduta di gennaio, avrà finalmente il via libera la prossima settimana.

Frutto di un lavoro durato due anni, la strategia non rappresenta una risposta alla crisi Ucraina, comunicano le fonti Ue, bensì un “documento sulla prospettiva dei prossimi cinque-dieci anni”. “Ovviamente la guerra in Ucraina è la prima minaccia attuale” continua poi l’alto rappresentante, “ma non è l’unica”.

Kiev: la guerra finirà tra 2-3 settimane

Molto importanti sono anche gli sviluppi comunicati oggi per quanto riguarda gli accordi di pace. Si trova ancora un punto d’incontro per quanto riguarda la neutralità dell’Ucraina e la sua non entrata nella Nato. Lo dichiara ai giornalisti il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky.

Sempre lui, invece, comunica che è molto lontano un eventuale incontro tra i due leader di stato, Zelensky e Putin. Prima si dovrà trovare un accordo tra i ministri degli esteri. Solo successivamente i due potranno incontrarsi. Duro, invece, è stato su un possibile ritiro delle truppe: Non possiamo tornare indietro“.

Kiev, dal canto suo, dice invece di avere la vittoria in pugno e che la sconfitta russa è certa. Lo scrive sul suo canale telegram il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino, Oleksity Arestovych. Anche se i russi provassero ad “andare all’offensiva, finirà comunque con la loro sconfitta, continua, “penso che a metà aprile – tra due-tre settimane – i residenti di Kiev potranno tornare a casa”.

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di Gianmichele Trotta

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