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Russia-Nato, Terza Guerra Mondiale in vista? Non così in fretta

di Enea Bacciocchi

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“La terza guerra mondiale è iniziata”. Sono queste le parole di Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio, dato che il Cremlino si starebbe preparando a sferrare attacchi missilistici. Il bersaglio non sarebbe più l’Ucraina, bensì la Polonia e le repubbliche baltiche, membri della NATO.

La Russia si preparerebbe infatti secondo alcune voci a colpire gli stati vicini, se l’Occidente non dovesse cancellare le pesanti sanzioni imposte contro la Russia e accettare l’invasione dell’Ucraina. Un velo di preoccupazione è sugli occhi di tutti viste le ultime manovre offensive di Putin.

A spiegare la situazione attuale, dal punto di vista del diritto internazionale, è il signor Pasquale De Sena, presidente della Società italiana di Diritto internazionale e di Diritto dell’Unione europea.

Conflitto Russia-Ucraina

marcia di soldati (@Shutterstock)

Si può parlare effettivamente di Terza Guerra Mondiale?

Al professor De Sena è stato chiesto in primis, cosa serva affinché scattino gli obblighi dell’Alleanza Atlantica. La risposta a “IlFattoQuotidiano.it”, è stata chiara e coincisa: “Perché scatti l’obbligo di assistenza non è giuridicamente sufficiente un incidente. L’articolo 5 del trattato NATO – da interpretare in connessione con l’art. 51 della Carta dell’ONU – intende l’attacco armato come uso della forza armata da parte di uno stato contro la sovranità, l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un altro stato. Che è cosa diversa sia da un incidente che da una schermaglia.”

Da molto aleggia anche la preoccupazione di una possibile entrata in guerra delle forze italiane. Il professore dell’Università di Palermo però, ha tranquillizzato l’ambiente, chiarendo il fatto che non sia obbligatorio mandare direttamente truppe in aiuto dell’aggredito. L’assistenza infatti può essere fornita mediante altre forme d’aiuto al paese colpito.

Per ora quindi, l’Italia può rimanere tranquilla e sulla difensiva, in attesa che questo conflitto termini al più presto.

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Di Enea Bacciocchi

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