di Elia Mascherini
La guerra in Ucraina ha causato una mobilitazione generale di persone, comuni e non, che cercano di aiutare concretamente i profughi ucraini. Anche il mondo del calcio sta cercando di dare il suo contributo raccogliendo soldi, ma la Juventus si è spinta oltre. Infatti, il club di Torino, come riporta Tuttosport, ha messo in piedi una piccola operazione umanitaria.
Dall’Ungheria alla Continassa, il viaggio dei profughi
La Juventus, nella giornata di venerdì, ha fatto partire dal suo centro d’allenamento una piccola carovana di pullman in direzione Zahony, località ungherese al confine con l’Ucraina. Lo spedizione è servita sia a consegnare viveri e generi di prima necessità raccolti nei giorni precedenti, sia a prendere alcuni giovanissimi profughi.
In particolare, gli 80 profughi sono prevalentemente bambini, bambine e ragazzi di alcune scuole calcio di Kyiv e Kharkiv, accompagnati da qualche mamma. L’operazione umanitaria, fortemente voluta da Maurizio Arrivabene, è stata coadiuvata dal console ungherese Jens Csiszar e dalla Federcalcio ucraina, nella persona di Alex Velykykh.
Per quanto riguarda l’accoglienza, i profughi verranno ospitati in un hotel messo a disposizione dalla Regione Piemonte e dalla Protezione Civile. Più nello specifico, le 80 persone potranno momentaneamente soggiornare a La Morra, una piccola località nel cuneense.
Insomma, il gesto della Juventus non solo porta un barlume di speranza nell’umanità, ma dimostra anche in che modo le società di calcio possano aiutare i civili, principalmente donne e bambini, in fuga dalla guerra.
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Di Elia Mascherini
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