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Venere: l’ex co-fondatore di OceanGate vuole creare una colonia umana entro il 2050!

di Lorenzo Peratoner

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Tra i numerosi competitor, pubblici e privati, che si stanno lanciando sempre più seriamente nella corsa allo spazio, si aggiunge il co-fondatore di OceanGate, azienda diventata tristemente nota per la tragedia del sottomarino Titan, avvenuta il 18 giugno scorso e che ha portato alla morte di 5 persone. Vediamo i dettagli di questa nuova impresa in direzione Venere, come riportato da Il Messaggero

Söhnlein, l’abbandono di OceanGate, e l’ultima frontiera spaziale

Guillermo Söhnlein è un uomo d’affari di origini argentine e americane, conosciuto soprattutto per aver co-fondato OceanGate nel 2009, insieme al socio Stockon Rush, una delle vittime del Titan; tuttavia Söhnlein aveva deciso di abbandonare l’azienda privata nel 2013, lanciandosi quindi in nuove imprese pioneristiche, dirette in questo caso verso le profondità dello Spazio. L’imprenditore, infatti, ha fondato un’azienda senza scopo di lucro chiamata “Human2venus“, palesando l’ambizione di fondare una colonia galleggiante di mille persone su Venere entro il 2050.

Come pubblicato sul sito dell’organizzazione, Söhnlein ha dichiarato:

“Non sono un ingegnere o uno scienziato, ma ho una fiducia assoluta nelle capacità di entrambi. Pertanto, ho sempre pensato che sarebbero stati in grado di superare la miriade di sfide che dobbiamo affrontare nell’ambiente estremo dello spazio”.

Venere: tutte le difficoltà della colonizzazione

Le sfide di un pianeta come Venere, infatti, non sono da sottovalutare, in particolare per le condizioni di vita impossibili sulla terraferma, a causa della consistente attività vulcanica e dell’atmosfera tossica dagli acidi solforici e sferzata da forti e persistenti venti; senza considerare le altissime temperature dovute all’effetto serra. Al netto di queste importanti criticità, tuttavia, Venere è un Pianeta che offre diverse similitudini con la Terra, soprattutto a determinate altitudini; come si legge sul sito, infatti, Söhnlein ha affermato di essersi imbattuto nei dati della missione sovietica “Venera“, in cui si afferma che a circa 50km dalla superficie del Pianeta la gravità e la pressione diventerebbero molto simili a quelle terrestri, così come le temperature, seppur alte, non sarebbero così proibitive.

“Dimenticate OceanGate. Dimenticate Titan. Dimenticate Stockton. L’umanità potrebbe essere sull’orlo di una grande svolta e non trarne vantaggio perché noi, come specie, verremo chiusi e respinti nello status quo”.

Così ha dichiarato il Presidente di “Humans2venus” a Insider.

Il coronamento di un sogno?

Söhnlein ha affermato che, da bambino, aveva il sogno ricorrente “di essere il comandante della prima comunità umana su Marte“; che quest’azienda possa concretizzare questo ambizioso desiderio? In ogni caso, si tratta pur sempre di un aumento della competizione nel mercato, tale forse da contribuire all’abbattimento dei tempi per il progresso tecnologico in ambito spaziale. Se voleste approfondire questo tema, qui il link al sito “Humans2venus“.

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