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Giornata mondiale dell’amicizia: la sua origine e il rapporto con gli italiani

di Lorenzo Peratoner

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Oggi, 30 luglio, si celebra il dodicesimo anniversario della proclamazione da parte delle Nazioni Unite della Giornata mondiale dell’amicizia, un sentimento nobile che travalicherebbe le esperienze individuali e che, utopisticamente, si ergerebbe a elemento fondante delle relazioni transnazionali, in un’ottica di pace e solidarietà tra i popoli.

Giornata mondiale dell’amicizia: origine e obiettivi

Il 3 maggio 2011, nel corso dell’ottantottesima sessione plenaria dell’ONU, viene adottata la risoluzione A/RES/65/275, che stabilisce la proclamazione di questa giornata, appellandosi ai valori di pace e di non-violenza; come si legge nella risoluzione, l’obiettivo è quello di riconoscere l’importanza dell’amicizia come sentimento nobile nella vita delle persone, estendendolo tuttavia anche al rapporto tra popoli, culture e Nazioni differenti, così da edificare, metaforicamente, dei ponti tra le diverse comunità umane.
L’ONU, quindi, invita tutti gli Stati membri a osservare, all’interno delle proprie cornici culturali, questa ricorrenza, coinvolgendo tutta la società civile.

Sondaggi Ipsos: il 77% degli intervistati si ritiene soddisfatto dei propri amici

In occasione di questa data, Ipsos ha condotto un sondaggio per analizzare la relazione tra gli italiani e la loro esperienza di amicizia, ricavando dei dati molto interessanti. Le prime informazioni che emergono riguardano la soddisfazione con l’attuale rete di amici, con un 77% degli intervistati che dà un voto almeno sufficiente, mentre il 38% conferisce un valore pari a 8 o addirittura superiore.

Per quanto riguarda, invece, i pilastri che fondano una relazione stabile, troviamo al primo posto l’affidabilità, con sette intervistati su dieci che dichiarano di fidarsi dei propri amici; le altre colonne portati sono la leggerezza, la simpatia, la semplicità e l’allegria. Il 44% del campione, infine, sostiene che l’amicizia non sia un ingrediente essenziale per raggiungere la propria felicità, un dato che sembra aumentare con il progredire dell’età.

Che cosa ne pensate di questa notizia? Vi ritrovate il linea con i risultati del sondaggio Ipsos?

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