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Diossina sprigionata a Palermo: spento l’incendio a Bellolampo, ma la preoccupazione resta

di Giovanni Marchesi

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In seguito all’incendio della discarica di Bellolampo, vicino alla città di Palermo, è stata rilevata un’alta concentrazione di diossina nell’aria, la quale può portare a gravi conseguenze se inalata nel nostro sistema respiratorio. La sostanza chimica è stata identificata dall’Arpa, che ha lanciato l’allarme, dando le seguenti informazioni:

“La determinazione di diossine sull’aria campionata nei pressi della località Inserra, dalle ore 22:00 del 24 luglio alle ore 22:00 del giorno dopo ha restituito una concentrazione pari a 939 TE fg/m3. I risultati riflettono la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente, che costituisce un dato da attenzionare. I valori di concentrazione riscontrati sono indicativi della presenza di una fonte emissiva locale”.

Non c’è soltanto la diossina di cui avere paura.

Nei giorni degli incendi a Palermo si sono registrati dei picchi di benzene nelle centraline dell’Arpa di piazza Castelnuovo, via Belgio, piazza Indipendenza, via Di Blasi. In seguito a quanto è stato registrato, c’è stata la segnalazione da parte di Arpa:

“I picchi di concentrazione in particolare nelle ore notturne sono correlabili agli incendi che si sono sviluppati dal 24 luglio. Anche le concentrazioni del pm10 hanno registrato fino al 25 luglio il superamento del valore limite così come il pm2”.

I focolai nei pressi di Bellolampo sono stati spenti, ma le ripercussioni che hanno avuto sul territorio non si sono arrestate. Adesso, data la drastica situazione, si parla di adottare persino mezzi cingolati da usare anche durante la notte, dato che neanche al calar del sole bisogna rallentare gli interventi. Possiamo soltanto sperare che, nei prossimi giorni, non vengano registrate delle vittime a Palermo in seguito al rilascio di queste sostanze velenose. Continueremo a monitorare la situazione e vi terremo aggiornati.

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