di Domenico Scala
Le truffe sono sempre all’ordine del giorno e non risparmiano nessun settore. Anche i trasporti non sono esenti da scandali di questo tipo. E alcuni di questi lasciano davvero l’amaro in bocca, dal momento che possono arrecare danni anche piuttosto importanti alle auto che usiamo tutti i giorni. Recentemente, infatti, i carabinieri del Comando Provinciale di Genova hanno scoperto un piano criminale su scala nazionale. Lo apprendiamo dalle pagine de La Repubblica.
Truffe – Attenzione agli annunci di vendita auto!
La truffa, orchestrata da un’organizzazione di Napoli, consisteva nell’importare olio industriale dall’Europa dell’Est all’interno di cisterne insieme a bolli di trasporto compromessi. Il comando dei Carabinieri di Genova, sotto delega della Procura di Napoli, ha così effettuato un maxi blitz in tutta Italia e attualmente sono finiti in custodia cautelare più di 50 indagati.
L’olio veniva mischiato con il gasolio, in modo da incrementarne la quantità e massimizzare i ricavi presso i servizi di rifornimento. Le quote ricavate venivano poi investite in società operanti nel settore, dove confluivano i beni immobili acquistati dall’organizzazione criminale per riciclare il denaro. Ad aprire le indagini è stata la compravendita di una macchina di grossa cilindrata, che ha in realtà svelato un piano decisamente più ampio di quanto preventivato inizialmente.
I soggetti indagati si facevano mandare via WhatsApp i libretti di circolazione delle vetture dai venditori. Dopodiché, questi venivano duplicati. Contemporaneamente appariva sul web un annuncio di vendita comprensivo di foto dell’auto. Bastava poi una foto dell’assegno dall’acquirente, con l’acconto che veniva prima replicato, quindi riscosso. Questo sodalizio operava in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia e in altre parti d’Italia. Le accuse sono molteplici: possesso di documenti di identificazione falsi, sostituzione di persona, irregolarità nella ricezione e stoccaggio, riciclaggio e altro ancora…
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