Alla vigilia dei Mondiali in Corea e Giappone tutti si chiedevano se la Francia potesse diventare la prima Nazionale a vincere 3 trofei di fila. Nessuno aveva conquistato fino ad allora due Mondiali e un Europeo consecutivamente; “Les Bleues”, infatti, venivano dal successo nei Mondiali in casa del 1998 e dagli Europei vinti nel 2000, in finale sull’Italia.
La Nazionale francese era considerata la favorita d’obbligo: Desailly, Thuram, Vieira e Djorkaeff sono nomi che in quella squadra sembravano di seconda fascia! La squadra transalpina, infatti, era guidata da due mostri sacri come David Trezeguet e Zinedine Zidane. Ma non è finita qui: con quest’ultimo infortunato per le prime due partite, l’attaccante titolare fu un certo Thierry Henry…
Prima dei Mondiali nessuno pensava che quella squadra potesse fallire l’obiettivo, grazie anche ad un girone non impossibile, con Danimarca, Senegal e Uruguay da affrontare. L’esito della spedizione francese fu però disastroso: un solo punto in 3 partite e valigie chiuse immediatamente per tornare a casa. La Francia del 2002 rimane ancora oggi uno dei più grandi “flop” della storia dei Mondiali: destinata a vincere e stabilire record, crollata invece già alla fase a gironi.
Le vittorie nei Mondiali del’78 e dell’86 sono, ad oggi, gli unici trionfi iridati dell’Argentina. Se nel 1986 Diego Maradona fu protagonista in campo, guidando l’Albiceleste al successo, il Pibe de Oro non riuscì ad incidere allo stesso modo come allenatore, alla guida della Selección tra il 2008 e il 2010.
La Nazionale che si presentò in Sudafrica era tra le più forti mai viste in Argentina: Diego Milito, reduce dal Triplete con l’Inter, era costretto a sedere in panchina per lasciare spazio a Higuaín, Tévez e Messi! Anche la difesa era tra le più forti in circolazione, con calciatori dal calibro di Walter Samuel, Burdisso o Demichelis, oltre a Mascherano, schierato da mediano.
L’avventura dell’Argentina partì come meglio non poteva: 9 punti nel girone, 7 reti segnate e una sola subita. Gli ottavi di finale contro il Messico regalarono una vittoria in scioltezza, grazie alla doppietta di Carlos Tévez e la rete di Higuaín; il vero disastro della gestione Maradona si compì nei quarti di finale, contro la Germania. L’Albiceleste cadde sotto i colpi di Klose e compagni: il 4-0 finale rappresenta una delle sconfitte più pesanti dell’Argentina in un Campionato del Mondo.
Il fallimento in Sudafrica costò la panchina a Maradona, che concluse malamente la sua seconda avventura in Nazionale. Per Leo Messi, invece, fu la prima vera delusione “mondiale”: nel 2014 sarà ancora la Germania, in finale, a negargli il tanto agognato successo iridato. Quest’anno, in Qatar, sarà finalmente la volta buona?
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