I Campionati del Mondo 1986 furono abbastanza deludenti per “les Bleus”: Michel Platini, leader della propria Nazionale, era pronto a guidare la Francia verso il primo titolo iridato. D’altronde gli Europei vinti in casa un paio di anni prima rappresentavano il miglior biglietto da visita per presentarsi in Messico tra i favoriti.
Dopo una fase a gironi superata con qualche fatica di troppo, Papin e compagni superarono l’Italia agli ottavi di finale, vincendo per 2-0. Ai quarti, invece, furono i rigori a portare avanti la Francia, che sconfisse il Brasile di Zico, Socrates e Careca. La corsa al titolo si fermò però in semifinale, al cospetto della Germania Ovest: così come nel 1982 i tedeschi superarono i galletti in semifinale, rinviando la festa francese. Soltanto 16 anni dopo, nel 1998, la Francia riuscì a vincere il tanto agognato Mondiale, guidata da un altro fenomeno: Zinedine Zidane.
I calci di rigore sono un crudele epilogo per gli sconfitti: tutti gli sforzi di 120 minuti possono essere resi vani in un istante. Lo sa bene anche la Nazionale Italiana: se le ultime esperienze, in particolare a Euro 2020, si sono concluse positivamente per i colori azzurri, non si può dire lo stesso per i Campionati del Mondo degli anni ’90. In tutte e tre le edizioni del decennio l’Italia fu eliminata ai calci di rigore: in semifinale nel 1990, sconfitta dall’Argentina, in finale nel 1994, ad opera del Brasile, nei quarti di finale nel 1998, quando si arrese alla Francia, padrona di casa e futura vincitrice del torneo.
La Nazionale delle “Notti Magiche” era guidata da Totò Schillaci, autore di 6 reti nel torneo, e Roberto Baggio; la difesa azzurra, invece, era composta da Maldini, Baresi e Bergomi: 3 dei difensori più forti che abbiano mai indossato la maglia dell’Italia, tutti insieme! Il sogno iridato di Schillaci e compagni si infranse però sul più bello, con la dolorosa semifinale persa ai calci di rigore contro l’Argentina di Diego Maradona. Gli Azzurri chiusero i Mondiali in casa al 3° posto, battendo l’Inghilterra nella “finalina”.
Nel 1994 la spedizione azzurra poteva contare su alcuni giocatori già presenti nel 1990: lo stesso Roberto Baggio, Nicola Berti, ma anche Baresi e Maldini. Tra i nuovi “innesti” della Nazionale figuravano Alessandro Costacurta, che saltò la finale per infortunio, e il portiere Pagliuca. Ad eccezione di Baresi, tutti questi furono protagonisti anche nel 1998, anno del primo Mondiale per molti fenomeni, tra cui Cannavaro, Vieri e Del Piero. La sconfitta ai quarti con la Francia sancì l’ennesima delusione per la Nazionale, sempre a un passo dal successo ma mai fortunata.
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