di Gabriele Di Nuovo

4. 127 ore (2010)

Instant cult, “127 ore” di Danny Boyle vede su schermo la storia vera di Aron Ralston, alpinista americano che, nel 2003, rimase intrappolato in un Canyon dello Utah per ben 5 giorni. Certo di essere ormai prossimo alla morte, l’escursionista inizia a riprendere le sue ultime ore di agonia con una videocamera digitale fino a quando non decide di compiere un gesto davvero estremo per tentare di salvarsi.

Interpretato da James Franco, la scelta estrema compiuta dal protagonista rende la pellicola di sopravvivenza tra le più crude del suo genere. Sfruttando la tecnica del found footage in alcuni momenti, Boyle riesce a portare su schermo al meglio la storia di Ralston. Inoltre i più attenti, ricorderanno sicuramente la citazione nel primo film di “Deadpool” con tanto di spoiler sul gesto estremo compiuto dall’alpinista.

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3. Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007)

Diretto da Sean Penn, “Into the Wild” è basato sulla vera storia di Christopher McCandless. Il film racconta di un giovane studente universitario che decide di abbandonare la sua vita prestabilita per andare a vivere tra i ghiacci dell’Alaska. Durante il suo viaggio attraverso l’America, Christopher (Emile Hirsch) incontrerà molte persone interessanti che alimenteranno ancora di più le sue idee anticonformiste.

Film che mostra la sopravvivenza in un contesto completamente inedito, “Into the Wild” è entrato subito nel cuore dei moltissimi spettatori grazie al suo racconto. Il sopravvivere alla vita di tutti i giorni viene sostituito da un lungo viaggio che porterà alla libertà il protagonista. Ed è proprio grazie a tante sue scene con grandissimi dialoghi, il film scritto e diretto da Sean Penn è diventato iconico.

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