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The Fabelmans, la recensione: il cinema è il riflesso della vita

di Gabriele Di Nuovo

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In anteprima il 17 e il 18 dicembre in alcune sale e al cinema dal 22 dicembre, “The Fabelmans” è il nuovo film diretto da Steven Spielberg. Il cast della pellicola è formato da Paul Dano, Michelle Williams, Seth Rogen, Gabriel LaBelle, Judd Hirsch, Keeley Karsten e Julia Butters.

Presentato alla Festa del cinema di Roma del 2022, il leggendario Steven Spielberg ritorna al cinema con una pellicola diversa dal solito. Dopo aver raccontato storie di ogni genere che spaziano dal war movie, fino ad arrivare a veri e propri blockbuster, il regista decide di raccontare una storia semplice ed efficace: la sua vita. “The Fabelmans” è una pellicola semi-autobiografica dove Spielberg attraverso una famiglia fittizia, racconta la sua vita e di come è nata la sua passione per il cinema. Questa storia “normale” viene portata su schermo con grande maestria, condita da grandissime interpretazioni del cast principale. Oltre a raccontare parte della sua vita, il regista porta su schermo una lettera d’amore al cinema e alla sua magia. Per quanto possiamo definire il cinema magico, “The Fabelmans” ci mostra quanto può essere forte un’immagine e come questa possa cambiare la vita di chiunque.

Una vita per il cinema

La pellicola inizia il 10 gennaio del 1952, dove vediamo la famiglia Fabelman portare loro figlio Sammy al cinema. Piccolo e impaurito di entrare in una sala buia, si ritroverà così a scoprire e ad innamorarsi di questa forma d’arte . Da questa premessa quindi seguiamo Sammy (Gabriel LaBelle) che, tra un cambio di città a causa del lavoro del padre (Paul Dano) e il rapporto buono e successivamente quasi burrascoso con sua madre (Michelle Williams), si avvicina al mondo del cinema. Qualcosa che cambierà il suo modo di vedere la vita. “The Fabelmans” presenta una narrazione, in questo caso semi-autobiografica, molto basilare.

Ma non lasciatevi ingannare da questo, perché la regia di Spielberg e le interpretazioni intense di tutto il cast, vi trascineranno all’interno di una storia semplice, ma di una genuinità unica. È una storia dove chiunque si può rivedere e ci si può sentire come Sammy. Dopotutto, chiunque di noi ha un sogno e parte della storia parla proprio di questo: realizzare il proprio sogno. “The Fabelmans” è anche un film sulla famiglia e sulla crescita. Il rapporto di Sammy con la sua famiglia è molto importante e i classici problemi adolescenziali, porteranno il protagonista a comprendere tanto non solo di sé stesso, ma anche della sua passione.

Famiglia, vita e cinema

“The Fabelmans” è una pellicola stratificata in modo velato. Anche se siamo davanti ad un racconto semi-autobiografico, scritto dallo stesso Spielberg insieme a Tony Kushner, il film non racconta semplicemente una parte della vita del celebre regista. Il racconto si mostra divertente, commovente e con una componente drammatica che colpisce. Tutti questi elementi lasciano un segno grazie alla veridicità della messa in scena, rendendo tutte queste situazioni reali, tanto da far immedesimare lo spettatore. Ma “The Fabelmans” è soprattutto una lettera d’amore al cinema. Raccontando la sua vita, Steven Spielberg dichiara ancora una volta il suo amore per il cinema. La forma d’arte che lo ha salvato e definito, rendendolo la persona che è oggi. A spiccare nel corso della pellicola, è la funzione che ha il cinema per Spielberg o il giovane Sammy.

Il cinema mostra la verità e utilizzando la sua più grande passione, Sammy fa scoprire a sé stesso, alla sua famiglia e al pubblico che è riuscito a creare nel corso degli anni, la verità. Questa parola non è ricorrente nel corso delle scorrevoli 2 ore e 20 minuti di durata, ma emerge quando Sammy si avvicina al cinema. Nonostante la magia stia proprio nel sorprendere il pubblico con situazioni surreali e tenerlo incollato allo schermo, Sammy usa le sue abilità per mostrare la realtà. Ma questa non passa in immagini come ad esempio una sparatoria tra cowboy, ma viene messa in evidenza attraverso le interpretazioni dei suoi “attori” oppure dai filmati per la famiglia e per la sua scuola. Questi ultimi, sono molto importanti nel corso della storia perché cambieranno la prospettiva del mondo agli occhi del giovane aspirante regista.

 

the fabelmans

 

“The Fabelmans” è un racconto di formazione, come si è potuto notare da questi elementi, ma è anche un dramma familiare. Per Spielberg, raccontare della sua famiglia, è l’elemento in più per rendere sincero, dettagliato e genuino il suo racconto. La forza del lato drammatico della pellicola non è il cosa tratta, ma è il come viene trattato. Il regista americano mette in scena una certa naturalezza e spontaneità nel raccontare anche i momenti più difficili della sua gioventù. Ed è in momenti come questi che tutti i punti si allineano e consegnano allo spettatore una pellicola dove si ride, ci si commuove e si resta concentrati sui momenti più drammatici. Il merito non è solo di una regia a dir poco perfetta di Spielberg, ma è anche del grandissimo cast assemblato dal regista per la pellicola più intima realizzata in carriera.

Un grande cast per un grandissimo regista

“The Fabelmans” oltre a contare su uno Spielberg impeccabile sotto ogni punto di vista, conta anche su interpretazioni incredibili. Per iniziare, partiamo subito con Paul Dano e Michelle Williams. I due attori, che interpretano i genitori del protagonista, confermano ancora una volta il loro talento. Dano, forse nel ruolo più difficile di tutta la pellicola, porta su schermo un padre che supporta suo figlio, mostrando così amore per la sua famiglia. Ma l’ambizione di crescere sempre di più nel suo lavoro, porterà non pochi problemi alla famiglia Fabelman. L’attore statunitense riesce a rendere al meglio in questo ruolo difficile, portando a casa in questo 2022 un’altra grande interpretazione dopo il folle Enigmista visto in “The Batman” (trovate qui la nostra recensione). A non sorprendere ancora una volta troviamo anche Michelle Williams.

 

The Fabelmans

 

L’attrice interpreta una madre affettuosa e amante dell’arte; infatti lei è la prima a sostenere suo figlio. Ma niente è perfetto nella vita e questo porterà la signora Fabelman a varie difficoltà con il marito e lo stesso Sammy. Michelle Williams consegna al pubblico una performance intensa, offrendo un range di sentimenti molto ampio e entrando di diritto in lizza per poter portare a casa più premi possibili nella imminente season award.

Adesso però parliamo delle due rivelazioni del cast della pellicola. Stiamo parlando di Seth Rogen e Gabriel LaBelle. Rogen interpreta uno dei personaggi più drammatici della sua carriera e nonostante un minutaggio non elevato, riesce a non sfigurare mettendosi al livello dei suoi colleghi. Infine arriviamo a Gabriel LaBelle. Il giovane attore interpreta Sammy Fabelman per la maggior parte della pellicola e riesce a sorprendere per la sua performance intensa.

Riesce a portare su schermo al meglio la dedizione per il cinema di Sammy e le difficoltà incontrate nel periodo adolescenziale, che si riveleranno cruciali ai fini della sua crescita umana e artistica. L’interpretazione di LaBelle è una delle più sorprendenti dell’anno e il supporto ricevuto da Spielberg sotto ogni punto di vista, ha consegnato una performance eccelsa. La costruzione dei personaggi, nella loro semplicità, ha portato su schermo delle interpretazioni credibili che vanno di pari passo con il tono della pellicola, riuscendo a renderla genuina e spontanea. L’alternare il tono, passando dalla commedia al dramma familiare, rende “The Fabelmans” nella sua semplicità, una pellicola più articolata supportata da un lavoro dietro le quinte impeccabile.

Raccontare la propria vita davanti e dietro la camera

“The Fabelmans”, come detto già in precedenza, è una pellicola semi-autobiografica. Steven Spielberg ha raccontato e ribadito il suo amore per il cinema attraverso un progetto molto personale e intimo come non mai nella sua carriera. Per la realizzazione di questo film, nella mente del regista sin dal lontano 1999, Spielberg ha riunito i suoi più fidi collaboratori e ormai amici. Alla sceneggiatura insieme allo stesso Spielberg troviamo Tony Kushner, che ha scritto per il cineasta “Munich” e “Lincoln”. La collaborazione non si è rivelata casuale perché Kushner ha esperienza nel raccontare eventi realmente accaduti, basti pensare proprio ai lavori con Spielberg. Oltre allo sceneggiatore, che ha compiuto un ottimo lavoro di scrittura e costruzione narrativa alternando i vari toni della pellicola, troviamo due grandi nomi nel loro campo e che hanno collaborato in passato con Spielberg.

 

The Fabelmans

 

Stiamo parlando del direttore della fotografia Janusz Kamiński e del leggendario compositore musicale John Williams. La fotografia di Kamiński, che in molti frangenti sembra rimandare al colore delle pellicole che il protagonista utilizza per girare, si presta al meglio al racconto intimo portato su schermo dal regista. Ricordiamo che Kamiński è il DoP dei film di Spielberg da “Schindler’s List” ai giorni nostri. Infine arriviamo a John Williams. Il compositore, al suo penultimo lavoro per il cinema, regala una colonna sonora delicata e leggera, come il tono della pellicola, mostrando per l’ennesima volta il suo immenso talento. Il riunire i suoi più fidi collaboratori, rende di fatto “The Fabelmans” una pellicola che celebra il cinema, la famiglia e la carriera immensa di Steven Spielberg.

Considerazioni finali

“The Fabelmans” è senza alcun dubbio uno dei migliori film del 2022. Con una regia, scrittura e fotografia magistrale, Steven Spielberg racconta la sua famiglia e il suo amore per il cinema in 2 ore e 20 minuti intense. La genuinità del racconto rende il film molto vicino al pubblico. Le interpretazioni dell’intero cast, su tutti Gabriel LaBelle, sono molto credibili e sincere come il tono della pellicola. Tono che alterna momenti divertenti ad altri drammatici, rendendo il tutto vicino alla vita di tutti i giorni.

Spielberg sceglie la sua vita, la normalità della sua vita per poter raccontare la sua famiglia e la sua passione. È una pellicola che arriva dritto al cuore dello spettatore, divertendo e anche aprendo a spunti di riflessione. “The Fabelmans” è l’ennesima prova della grandezza del regista più completo di Hollywood e di come l’età sia semplicemente un numero. Attenzione nei minuti finali della pellicola, perché troverete un cameo a sorpresa di un celebre collega di Spielberg.

Pro

  • La regia magistrale di Steven Spielberg;
  • Le interpretazioni del cast: da Paul Dano a Michelle Williams, per arrivare al sorprendente Gabriel LaBelle;
  • La sceneggiatura che gestisce al meglio personaggi e cambi di tono del racconto;
  • La fotografia di Janusz Kamiński;
  • La colonna sonora di John Williams.

Contro

  • Nessuno.

 

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