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The Boys S03 Episodio 5, la recensione: super armi e musical

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibile dal 17 giugno su Amazon Prime Video il quinto episodio della terza stagione di “The Boys”. Nel cast troviamo Karl Urban, Jack Quaid, Laz Alonso, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Antony Starr, Erin Moriarty e Jensen Ackles. La serie è ideata da Eric Kripke basata sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson.

Come ogni venerdì, e questa volta senza problemi con il doppiaggio italiano, ritorna “The Boys” con un nuovo episodio. Dopo il finale dell’episodio precedente, dove vediamo Butcher e la sua squadra divisi sul da farsi con un ritrovato Soldatino in Russia, Patriota porta avanti la sua folle ambizione di potere attraverso il controllo della Vought. Rispetto la settimana passata, questo episodio non presenta momenti di alta tensione, ma cerca di portare avanti la maggior parte delle sue storyline lasciandone altre indietro attraverso alcune ingenuità narrative.

V24, eroi “risorti” e vecchi amici

Dopo che il team porta al sicuro Kimiko (Karen Fukuhara), ferita da Soldatino (Jensen Ackles) nel laboratorio in Russia, Butcher (Karl Urban) e Hughie (Jack Quaid) decidono di andare fino in fondo per trovare l’eroe ritrovato e fermare una volta per tutte Patriota (Antony Starr). Quest’ultimo nel frattempo, si ritrova a controllare la Vought, lasciando per un momento la vita da eroe e gestendo il tutto a modo suo. Ma un’esplosione provocata da Soldatino, porterà L.M (Laz Alonso) a unirsi a Butcher e Hughie alla caccia e a ritrovare un loro vecchio contatto molto noto ai fan del fumetto da cui la serie è tratta.

I temi sono sempre gli stessi che ci hanno accompagnato negli episodi precedenti. Dal fermare il folle Patriota, alla gestione della questione V24 per arrivare ai “problemi” che affliggono A-Train e la storia (soporifera) d’amore tra Frenchie (Tomer Capone) e Kimiko. Infatti i punti più alti dei vari temi sono toccati proprio dalla presenza del nuovo composto che dona poteri a chiunque per 24 ore, che destabilizza gli equilibri all’interno del team di Butcher, e ovviamente Patriota interpretato sempre da un ottimo Antony Starr. Il quinto episodio non brilla di azione, ma pecca di gestione delle varie storyline, dedicando persino un momento musical divertente ma altrettanto inutile all’interno di quello che dovrebbe essere questa terza stagione di “The Boys”.

Tante storyline non gestite al meglio

Questo quinto episodio di “The Boys” mette in evidenza il problema potenzialmente più grande della terza stagione: le storyline. Nonostante la buona scrittura che cura i vari personaggi della serie, la loro gestione è discutibile e le prime crepe si mostrano proprio in questo episodio. Oltre a notare la mancanza di alcuni di loro a tre episodi alla fine, le storie presenti mostrano una certa velocità nel loro procedere verso il finale di stagione, che si preannuncia apocalittico, stando alle parole dello showrunner Eric Kripke.

 

the boys

 

Ma se nonostante questo la serie continua a funzionare, a non ingranare e soprattutto annoiare lo spettatore, è la love story tra Frenchie e Kimiko. Consolidato sin dal primo episodio di questa stagione come uno dei perni narrativi, continua ancora una volta ad occupare un corposo minutaggio portando persino a mandare avanti l’episodio. Nonostante il divertente momento musical, su cui ci ritorneremo successivamente, la loro storia d’amore si rivela prevedibile e superflua in un racconto dove già abbiamo una love story importante e un folle eroe da fermare, che è il vero focus dell’intera serie.

Momenti folli e la Leggenda

A spiccare in questo episodio è la presenza di un personaggio amatissimo dai fan del fumetto: la Leggenda. Per l’occasione riadattato e interpretato da Paul Reiser, porta al meglio su schermo il personaggio nonostante il poco screen time offertgli. Inoltre in questo quinto episodio non mancano momenti folli. Dalla sequenza musical citata in precedenza, fino ad arrivare alla presenza in modo inaspettato di un noto attore all’interno dell’episodio. La gestione del musical è davvero di qualità.

 

the boys

 

Nonostante questo sia un elemento che non fa parte del mondo della serie, la regia e la costruzione del contesto e della coreografia è quasi al livello di un musical fatto e finito. Infine il cameo a sorpresa è gestito nel pieno stile della serie attraverso il suo modo esplicito e diretto nel mostrare determinati elementi, situazioni e personaggi all’interno dello show. Nonostante la solita dose di follia, violenza e sorprese, “The Boys” continua a poter contare su un comparto tecnico buono e un cast ben assortito e con delle prime punte che fanno la differenza.

Cast e comparto tecnico sempre di alto livello

“The Boys” consolida il suo valido comparto tecnico. Una regia funzionale al racconto e una fotografia “sporca”, rendono al meglio l’approccio fumettoso dato alla serie in un mondo più realistico che mai. Ma a primeggiare in ogni episodio sin dalla prima stagione, è il cast della serie. Se come già detto nelle precedenti recensioni, spiccano su tutti Karl Urban e Antony Starr, con i loro personaggi così diversi, ma così simili, in questo episodio si unisce definitivamente al club Jensen Ackles.

 

the boys

 

Con il suo Soldatino, si mostra un valore aggiunto alla serie sotto ogni punto di vista. Traumatizzato da tutto quello che ha subito in Russia e con la voglia di vendicarsi, Ackles porta su schermo un personaggio più complesso di quello che può sembrare. Siamo certi che per i prossimi tre episodi, il “vecchio” eroe con i suoi poteri sarà cruciale a fini narrativi per questa terza stagione di “The Boys”.

Considerazioni finali

Il quinto episodio di “The Boys” non lascia spazio all’azione, ma porta con sé rivelazioni interessanti e mette in moto dinamiche che porteranno potenzialmente i prossimi 3 episodi su un altro livello. Nonostante questo, la gestione delle storyline è discutibile e lo spazio eccessivo dato a Frenchie e Kimiko può annoiare senza problemi lo spettatore. La presenza di un personaggio iconico come Leggenda in questo episodio, riporta in parte una sorta di fedeltà al cartaceo che mancava da molto tempo all’interno della serie. Il comparto tecnico resta di alto livello come per gli episodi precedenti e l’aggiunta al cast di Jensen Ackles, è un valore aggiunto alla serie supereroistica di Amazon Prime Video.

Pro

  • Il cast della serie, su tutti i soliti Karl Urban, Antony Starr e la new entry Jensen Ackles;
  • Le citazioni al fumetto, la presenza di Leggenda e il cameo folle di un noto attore;
  • La sequenza musical che si addice allo spirito folle della serie;
  • Comparto tecnico sempre valido.

Contro

  • La gestione delle varie storyline è un grosso rischio, portando a velocizzare molti eventi;
  • La love story “superflua” tra Frenchie e Kimiko inizia a stancare e non poco, complice l’eccessivo minutaggio offerto ai due personaggi.

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