di Francesco Ferri
“La minaccia terroristica è ancora elevata nell’UE e potrebbe aumentare. Restiamo sempre vigili“. Questo è quanto annunciato dalla commissaria UE agli Affari interni Ylva Johansson, mentre diversi Paesi facenti parte dell’Unione Europea, compresa l’Italia, hanno introdotto nuovamente i controlli alle frontiere.
Allarme terrorismo
Come riportato da TGCOM 24 è a causa del conflitto fra Israele e Hamas che sono aumentati i nuovi timori legati al terrorismo. Ben 9 Paesi europei hanno notificato alla Commissione il momentaneo ripristino dei controlli alle frontiere con la sospensione della libera circolazione prevista dal Trattato di Schengen. Questi sono l’Italia, la Germania, l’Austria, la Norvegia, la Repubblica Ceca, la Polonia, la Slovacchia, la Svezia e la Francia. Queste nazioni hanno riattivato i controlli su alcuni dei loro confini.
La decisione del governo italiano
Il premier Giorgia Meloni si è assunta la “piena responsabilità” della decisione italiana. “Con il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi abbiamo comunicato in sede europea la decisione del governo italiano di ripristinare i controlli alla frontiera tra Italia e Slovenia. La sospensione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa si è resa necessaria per l’aggraversi della situazione in Medio Oriente, l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica e sopratutto per questioni di sicurezza nazionale, e me ne assumo la piena responsabilità“. Così ha sottolineato la Meloni sui social.
Attenzione in tutta Europa
La paura del terrorismo è cresciuta molto in Europa negli ultimi giorni. “La minaccia terroristica è ancora elevata nell’UE e potrebbe aumentare. Restiamo sempre vigili“. Questo ha annunciato la commissaria UE agli Affari interni Ylva Johannson. Ha poi aggiunto che “vediamo anche cambiamenti negli schemi d’azione, con più attacchi di lupi solitari“. Infine la commissaria ha messo in guardia riguardo al rischio di un aumento della “radicalizzazione” legato al conflitto israelo-palestinese attualmente in corso. Senza considerare i recenti avvenimenti, come l’attentato di Bruxelles, che aumentano l’attenzione di tutti i governi riguardo a possibili episodi di terrorismo in futuro.
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