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“Lo streaming è solo per connessioni dall’Italia”, utente calabrese bloccato su RaiPlay

di Antonio Stiuso

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Siamo spiacenti ma lo streaming è solo per connessioni dall’Italia. Questo è il messaggio di RaiPlay comparso sul computer di una ragazza calabrese che in seguito ha postato la prova della vicenda su Twitter, ed è stato a sua volta retwittato da un gran numero di utenti.

RaiPlay, la piattaforma per lo streaming

Con RaiPlay la Rai ha avuto modo di mettere alla portata di tutti molti dei suoi contenuti, gratuitamente, su internet. Grazie a questa piattaforma, infatti, tutti possono accedere al vasto archivio Rai, come documentari e altre trasmissioni di cultura, in streaming e in qualunque momento.

Tutti, quindi, nel Belpaese sono a conoscenza delle trasmissioni offerte da RaiPlay, che consente un facile accesso a tutti i programmi che vanno in onda sui canali Rai in modo gratuito. La piattaforma offre anche la possibilità di vedere in differita tutti i programmi trasmessi nell’ultima settimana, grazie ai propri device e ad una connessione ad internet. L’unico requisito per usufruire di tutto questo? Si può accedere ai servizi RaiPlay solo dall’Italia. Nel caso ci si trovi, quindi, a vivere all’estero, sarebbe impossibile visionare i contenuti caricati sulla piattaforma per via dei diritti di trasmissione coperti esclusivamente sul territorio italiano.

Calabria indipendente?

A fare notizia però è il fatto che pare che per RaiPlay la Calabria non sia situata sul suolo italiano. La prova di questa “teoria” risiederebbe in una vicende emersa grazie al tweet di una ragazza, che, cercando di usufruire del servizio RaiPlay, si è vista comparire uno strano messaggio.

“Siamo spiacenti. RAI detiene i diritti per lo streaming del contenuto esclusivamente per connessioni dall’Italia”. Una situazione alquanto strana, visto che la Calabria, per quanto ci risulta, sia una regione italiana. Tuttavia non sembra essere dello stesso avviso la Rai e, a giudicare dai numerosi retweet, sembra proprio che non si tratti di un caso isolato. L’ipotesi più accreditata è quella di un problema di geolocalizzazione, infatti l’utente ha dovuto disporre di una VPN per poter cambiare la regione rilevata dalla piattaforma e poter visionare i suoi contenuti.

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