di Lorenzo Fazio
Nelle ultime settimane il gioco che ha fatto da protagonista assoluto di tutti i social media è senza dubbio l’ultimo indie di Annapurna: Stray. Presentato diversi mesi fa, questo titolo aveva fin da subito attirato l’attenzione di moltissimi videogiocatori, grazie alla peculiare scelta di farci giocare nei panni di un gatto randagio. In pochissimo tempo dopo la data di uscita, è riuscito a conquistare il cuore di molti appassionati, ottenendo migliaia di recensioni positive. Se siete curiosi di conoscere la nostra opinione sul titolo, potete trovarne la recensione a questo link!
Nonostante in molti abbiano già platinato il gioco raccogliendo tutti i collezionabili presenti (qui potete trovare la nostra guida per il trofeo Miaolandia) e avendone scoperto i segreti, alcuni ancora si interrogano sul significato del finale. Se siete tra questi, continuate a leggere, perché in questo articolo vi spiegheremo che cosa si cela dietro alle ultime sequenze di gioco!
Finalmente la libertà… o forse no?
Se avete finito Stray, senza dubbio vi sarete sentiti un attimo disorientati. Il finale del gioco, infatti, non è così chiaro, e potrebbe lasciare la porta aperta a diverse interpretazioni. Il finale, dopotutto, è uno solo, uguale per tutti i giocatori e per tutte le partite: non esistono finali segreti o alternativi, influenzati dalle nostre scelte di trama.
È dunque lecito chiedersi che cosa succeda dopo la fine della storia. Un tassello importante in questo dilemma è l’assenza del drone B12, che si sacrifica affinché il felino protagonista possa uscire dalla città. Negli ultimi istanti di gioco, dunque, scompare quell’elemento essenziale per la comunicazione tra il giocatore e il gatto, lasciando così il compito di interpretare i suoi pensieri.
Nelle scene finale, infatti, avviene un netto allontanamento tra noi, seduti davanti a uno schermo, e il gatto. Ci accorgiamo che dopo aver ottenuto la libertà ed essere fuggito dalla città in cui era intrappolato, neppure noi possiamo controllare le sue scelte. È finalmente libero, in balia del suo destino e tutto quello che noi possiamo fare è osservarlo mentre zampetta via, lontano, fuori dalla scena. Non possiamo sapere che cosa gli succederà fuori dalla città, se si ricongiungerà con i suoi compagni o meno, ma non ci deve importare: ciò che conta è che siamo riusciti a fargli riottenere la libertà che, da vero randagio, si merita.
Ciò non toglie che, dato l’enorme successo di questo titolo, gli sviluppatori non possano decidere di produrre anche un sequel. Qui, magari, potremmo vedere finalmente il mondo esterno, questo Oltre di cui tanto si parla, e magari ritrovarci ad accompagnare il nostro amico gatto in altre pericolose avventure.
E voi vorreste vedere un sequel, oppure preferite che il finale rimanga in questa poetica incertezza? Fatecelo sapere sul nostro profilo Instagram e non dimenticate di continuare a seguire Nasce, Cresce, Respawna per non perdervi nessuna notizia e guida!
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