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“Star Wars: Andor”: la recensione dell’episodio 8

di Andrea Antinori

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Su Disney+ sta andando in onda “Andor“, la nuova serie TV ambientata nell’universo di Star Wars e che durerà 12 episodi, per quanto riguarda la prima stagione. Nel cast ritroviamo Diego Luna a riprendere il suo ruolo di Cassian Andor e al suo fianco figurano Stellan Skarsgård e Genevieve O’Reilly, che riprende il suo ruolo della senatrice Mon Mothma. Dopo questa breve premessa, andiamo quindi a vedere la recensione dell’ottavo episodio della serie!

Andor: gli effetti della ribellione

Un nuovo episodio dai ritmi più calmi, come quello precedente. Dopo la condanna dell’ultima puntata, Andor, ancora sotto il nome di Keef Girgo, viene spedito in una sorta di prigione su Narkina 5. Qui, invece di scontare i proprio anni di condanna in una cella, i carcerati lavorano creando macchinari per l’impero. La notizia interessante che ci viene data è che, per colpa dei ribelli che agiscono nella galassia, le pene per infrazioni della quiete pubblica si sono fatte più aspre. Ciò ha influito anche su coloro che sono già in carcere, andando a creare una sorta di malcontento verso i ribelli, con le loro azioni che sembra facciano solo danni.

Dall’altra parte della galassia ci sono invece la senatrice Mon Mothma e Luthen Rael, che continuano a dare supporto alla ribellione in segreto, con fondi o organizzando nuovi attacchi all’Impero. Quest’ultimo, però, non se ne sta con le mani in mano, soprattutto Dedra Meero, che sta utilizzando ogni mezzo a sua disposizione pur di arrivare a capo della situazione ribelli.

 

Andor

 

Seppure il ritmo non sia molto veloce, in questa puntata vengono trattati temi mai visti prima nella saga. In particolare nelle scene in prigione, dove vediamo un Cassian Andor sconvolto dall’alienante situazione in cui si è ritrovato, quasi incredulo. Grazie ad un leggero time-skip verso la fine della puntata (circa 30 giorni), possiamo assistere a quella che sembra essere la conclusione del processo di alienazione di Andor nella prigione (quasi come se volessero fare una citazione alle teorie di Marx sul lavoro).

La qualità tecnica rimane sempre di altissimo livello, con ottimi paesaggi realizzati perfettamente. Anche l’integrazione tra costumi e CGI è perfetta, come d’altronde tutti gli ultimi progetti di Star Wars. Rimane anche il trend positivo grazie al quale abbiamo un nuovo pianeta mai visto nella serie, praticamente in ogni episodio.

Andor: conclusioni

Andor“, con questo ottavo episodio continua a confermarsi uno dei migliori prodotti della piattaforma di Disney, almeno sulla carta. La trama qui rallenta di molto, insieme all’azione, il che non aiuta molto a seguire la storia. È anche vero che però, in questa puntata ci viene introdotto un arco narrativo che potrà essere molto importante per la crescita del protagonista. Proprio per questo, nonostante il livello di intrattenimento più basso rispetto agli altri episodi, questo episodio merita ed è promosso a pieni voti, anche grazie all’enorme qualità tecnica della serie.

Pro

  • Qualità tecnica elevatissima;
  • Tematiche trattate.

Contro

  • Troppa poca azione;
  • Ritmo generale molto lento.

Voi che ne pensate? State vedendo la serie? Fatecelo sapere sui nostri social! Per essere sempre aggiornati su altre news sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

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