fbpx "Star Wars: Andor": la recensione dei primi 3 episodi - Nasce, Cresce, Ignora
Cinema & Serie TV

“Star Wars: Andor”: la recensione dei primi 3 episodi

di Andrea Antinori

Condividi con chi vuoi

Il 21 settembre sono andati in onda i primi 3 episodi della nuova serie ambientata nell’universo di Star Wars, “Andor”. Lo show andrà in onda su Disney+ e la prima stagione durerà con 12 episodi. Nel cast ritroviamo Diego Luna a riprendere il suo ruolo di Cassian Andor. Al suo fianco troviamo Stellan Skarsgård e Genevieve O’Reilly che riprende il suo ruolo della senatrice Mon Mothma.

Andor: un inizio “tranquillo”

Un esordio insolito per il nuovo show di Lucasfilm, dato che arriva già con ben 3 episodi disponibili. Una scelta comprensibile, però, considerando l’impatto che la serie dà alla prima visione. Non ha particolari difetti, ma neanche particolari in cui spicca. Così si possono riassumere queste prime 3 puntate. Si vede da subito il mood differente rispetto ad altri prodotti della saga, più serioso e ad un livello più “umano”, considerando che non sono presenti Jedi o Sith di alcun tipo. In effetti le tematiche e il mood generale ricordano molto quelli di “Rogue One“, e considerando che questa serie fa da prequel a quel film, ci sta tutto.

È un pregio il fatto che andiamo ad esplorare nuovi pianeti mai visti prima in live action. Ottimi i costumi e il trucco, che vengono sempre preferiti all’utilizzo della CGI, regalando un effetto più realistico. I personaggi invece lasciano un poco il tempo che trovano, anche se ovviamente in 3 episodi dalla durata di circa 30 minuti non ci aspettavamo molto. Iniziamo ad esplorare leggermente il passato del protagonista. Ciò avviene grazie a delle scene flashback, ambientate circa nel periodo della guerra dei cloni, dove vediamo Cassian Andor da giovane sul suo pianeta natio. Questa doppia linea temporale viene anche utilizzata per fare un confronto interessante tra l’Andor giovane e quello adulto nel terzo episodio.

 

Andor

 

I villain, per il momento, sono molto piatti, con una scrittura vista e rivista, soprattutto nella saga di Star Wars. Personaggi pieni di sé ma capaci di poco, che agiscono senza una motivazione precisa ma semplicemente perché facenti parte dell’impero. Fortunatamente sappiamo che i “cattivi” importanti arriveranno più avanti, ma per adesso non possiamo ritenerci pienamente soddisfatti della controparte del protagonista. Ulteriore problema, ovvero quello di fondo, sta nella scrittura. Non ha delle pecche in particolare, semplicemente non decolla mai. Ci prova spesso, dando però l’impressione che manchi la scintilla.

Andor: Conclusioni

Questi primi 3 episodi di “Andor” hanno portato un prodotto che ha ampio margine di miglioramento, partendo appunto da una buona base. Una spy story nella galassia più famosa del cinema è una base interessante da cui partire. Il problema è, che da queste prime puntate, non si capisce esattamente dove vuole indirizzarsi la serie, non lasciando niente ad uno spettatore che si introduce in questo nuovo prodotto. Speriamo quindi che i prossimi episodi vadano a migliorare notevolmente il livello della storia, che per il momento risulta piatta e poco interessante.

Pro

  • Un’ottima base di partenza;
  • Costumi e trucco utilizzati al posto della CGI;
  • Mood che ricorda quello di “Rogue One”;

Contro

  • Personaggi molto piatti;
  • Storia che non decolla mai;
  • Scrittura dei villain vista e rivista;

Voi che ne pensate? State vedendo la serie? Fatecelo sapere sui nostri social! Per essere sempre aggiornati su altre news sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

Potrebbero interessarvi anche:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi