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Cina: annunciato il più grande lockdown da inizio pandemia

di Domenico Scala

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Il Covid continua ad abbattersi (anche violentemente) in diverse parti del mondo. Dopo essere stata l’epicentro da cui tutto è partito, la Cina ha annunciato proprio in questi giorni il suo più grande lockdown dall’inizio della pandemia, stando a quanto riporta Sky TG24. A chiudere stavolta è la megalopoli di Shanghai.

Cina – La politica “zero Covid”

Data l’alta densità di popolazione, è la più grande città ad essere stata bloccata fino ad oggi. Capitale commerciale della Cina e una delle città più grandi del Paese (con i suoi 25 milioni di abitanti), Shanghai è attualmente una delle aree più colpite dalla diffusione della variante Omicron.

In Cina vige una politica rigorosissima, la cosiddetta “zero Covid”. Secondo il Governo cinese, bisogna infatti debellare il virus in ogni modo, sradicarlo, e non conviverci, come sta facendo invece gran parte dell’Europa, Italia compresa.

Le città in Cina vengono quindi chiuse in due fasi distinte, nell’arco di nove giorni, mentre le autorità eseguono tamponi a tutti. Per la parte orientale di Shanghai le restrizioni sono scattate lo scorso 28 marzo, mentre per la parte occidentale, le restrizioni scattano oggi, primo di aprile.

Finora le autorità cinesi si erano opposte al lockdown per evitare di destabilizzare l’economia nazionale, su cui si regge buona parte dei traffici internazionali. Shanghai ospita infatti i più grandi mercati cinesi di trading azionario, obbligazionario, collegato a valute estere e derivati. Ma dopo che ha registrato il suo numero giornaliero più alto di casi sabato scorso, le autorità hanno cambiato rotta.

Cina

Shanghai (@Shutterstock)

Il ruolo dell’attenzione mediatica

Alla luce di queste notizie, è facile intuire come ogni Governo stia adottando una politica diversa per la gestione dei contagi Covid, e che spesso queste siano addirittura in netto contrasto tra loro. Chiaramente, oggi l’attenzione mediatica è totalmente rivolta a quanto sta succedendo tra Russia e Ucraina, e su tutte le conseguenze che ne derivano. Come però le autorità sanitarie continuano a ribadirci, non bisogna abbassare troppo la guardia. La pandemia non è ancora terminata, e i casi Covid continueranno ad accompagnarci ancora per un po’.

Pur godendo di maggiori libertà quotidiane, dobbiamo quindi provare a rispettare ancora le regole adottate nel nostro Paese, per evitare poi di ritrovarci in nuove situazioni di disagio come quella che stanno vivendo attualmente a Shanghai.

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di Domenico Scala

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