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Serie A, torneo lampo negli USA durante i Mondiali? Ecco l’idea

di Lorenzo Ruggieri

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Mancano ormai pochi mesi ai Mondiali in Qatar e, nell’attesa di scoprire se l‘Italia di Mancini staccherà il pass ai playoff, la Lega Serie A lavora a nuovi progetti. Nonostante lo scossone che, pochi giorni fa, ha portato il presidente Paolo Dal Pino alle dimissioni, i club collaborano per esportare oltreoceano il brand Serie A.

Stando a quanto riportato da Tuttomercatoweb, infatti, l’AD della Lega Serie A Luigi De Siervo avrebbe raccolto la richiesta dei consiglieri di trasferire le 20 squadre di A negli Usa durante i Mondiali.  Sì, avete capito bene: squadre come Inter, Juventus e Milan potrebbero presto ritrovarsi a competere sul territorio statunitense.

Un torneo negli USA per esportare la Serie A

L’iniziativa nasce dalla volontà dei club di Serie A di non interrompere bruscamente l’attività agonistica. Proposta confermata dall‘Head of Competitions della Lega Andrea Butti: “In Serie A ci sono circa 650 calciatori” ha dichiarato ai microfoni di TMW: “Escludendone 80-85, impegnati in Qatar con le rispettive nazionali, ne restano un numero cospicuo libero da impegni sportivi per un mese e mezzo”. Stando alle parole di Butti, i calciatori non convocati per i Mondiali rischierebbero di ritrovarsi fuori forma alla ripresa delle ostilità.

L’idea della Lega, perciò, è quella di creare negli States un mini-torneo della durata di venti giorni. La competizione prevede una fase a gironi iniziale ed in seguito un tabellone tennistico con quarti, semifinale e finale. Oltre a garantire un’adeguata preparazione per i calciatori, il progetto consentirebbe di espandere il marchio della Serie A.

Serie A

Progetto costoso, urgono sponsor

Qualche mese addietro, l’apertura di un ufficio della Lega a New York ha rappresentato la volontà del presidente Dal Pino di “colonizzare” gli Stati Uniti. Pochi giorni fa, l’AD De Siervo è volato nella Grande Mela per incontrare broadcaster e sponsor intenzionati a finanziare l’iniziativa. Trasferire i 20 club negli USA, infatti, sarebbe eccessivamente oneroso sia per le società che per la Lega. Ecco, quindi, prendere piede l’idea di Butti di intavolare trattative per individuare aziende pronte a coprire l’investimento e generare delle revenues.

Al fine di eludere i vari protocolli anti-Covid, la Lega starebbe pensando ad un torneo stile NBA, con una “bolla” per squadre e giocatori. Nel concreto, la volontà di De Siervo e Butti sarebbe quella di individuare un luogo in cui i club possano “vivere”, giocare ed allenarsi, riducendo al minimo i contatti con l’esterno. Il progetto c’è, i feedback positivi anche, gli sponsor meno ma il quesito da porsi è il seguente: come reagiranno i milioni di tifosi sparsi in tutta Italia? E soprattutto come la prenderanno le big, che avranno mezza rosa impegnata con le Nazionali ai mondiali e dovranno giocare praticamente con la Primavera?

 

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