Terminata la terza giornata di Serie A è già tempo di fermarsi. A partire da giovedì 7 riprenderanno le qualificazioni per Euro 2024 che si protrarranno fino a martedì 12. Prima di mettere in stand-by il campionato ripercorriamo quanto successo nel fine settimana.
Dopo le due sconfitte per 2-0 il Sassuolo riprende fiato portando a casa i primi 3 punti della stagione contro l‘Hellas Verona. Di fronte al pubblico del MAPEI Stadium torna da titolare Domenico Berardi, al centro dell’ultima settimana di calciomercato. Gli emiliani trovano il vantaggio nel primo tempo grazie a Pinamonti ma un cross fortunato di Ngonge riporta il risultato sul pareggio al 56′. Da quella rete in poi il Sassuolo si rianima ed entra in scena il numero 10 neroverde. In appena dieci minuti realizza una doppietta, prima battendo Montipò sul primo palo e successivamente segnando il rigore da lui stesso procurato. Gli uomini di Baroni non riescono a prolungare la propria serie di vittorie e devono così fermarsi in casa di un ottimo Sassuolo che ritrova finalmente il suo leader.
È notte fonda per la Roma. La squadra di Mourinho fatica ancora molto in questo avvio di stagione è si ritrova bloccata nelle ultime posizioni. Il match parte in salita per i giallorossi che passano subito in svantaggio dopo che Giroud realizza il rigore assegnato al 10′. La seconda frazione di gioco si apre con una magia di Leão che con una mezza rovesciata trafigge Rui Patricio. A causa dell’espulsione di Tomori al 61′, il Milan si ritrova in inferiorità numerica e sceglie di correre ai ripari rinforzando la difesa. Nonostante l’esordio di Lukaku la Roma trova il goal soltanto nel finale con una sfortunata deviazione di Kalulu sul tiro di Spinazzola. I rossoneri festeggiano così la terza vittoria consecutiva mentre i padroni di casa devono riflettere sui troppi errori in fase difensiva per riprendere in mano questo avvio di Serie A.
“Piacere Luvumbo Zito, piacere“. Così si presentava il giocatore angolano del Cagliari questa estate ed è con la rete del momentaneo vantaggio al Dall’Ara che si presenta alla Serie A. La formazione di Ranieri riesce a mantenere il risultato nei primi 45′, ma alla ripresa è un altro Bologna a scendere in campo. Gli uomini di Motta riescono a riprendere il controllo della partita risultando più offensivi, concretizzando il pareggio con la rete di Zirkzee. La prima occasione del sorpasso si presenta dagli undici metri ma il tiro di Orsolini termina alto e si stampa sulla traversa. Allo scadere del 90′ Giovanni Fabbian sfrutta un errore clamoroso di Radunovic segnando alla sua prima apparizione in campionato. Il bel gioco dei felsinei permette loro di trovare la prima vittoria, mentre per i sardi l’appuntamento è rimandato alla prossima giornata contro l’Udinese.
A Udine sono poche le emozioni nel pareggio tra Udinese e Frosinone che vede protagonista il VAR da entrambe le parti. Dapprima al 27′ viene assegnato un calcio di rigore agli ospiti per un’entrata in ritardo su Gelli, ma un check annulla la decisione dell’arbitro per un fuorigioco precedente. Tecnologia che viene chiamata in causa nei primi secondi della ripresa, quando Lucca viene atterrato da Monterisi. Grazie al controllo tramite il monitor, Guida cambia opinione assegnando la punizione al Frosinone in quanto è il giovane attaccante a commettere il fallo. Qualche minuto dopo è di nuovo l’Udinese che attacca con un cross di Thauvin che sorprende Romagnoli che la mette nella propria porta. Anche qui fondamentale l’intervento del VAR che segnala come la palla fosse fuori dal campo al momento del lancio del francese. Finisce tutto con un punto a testa che sorride solo al Frosinone, ora a quota 4 punti, mentre i friulani aspettano ancora la prima vittoria.
Dopo il clamoroso tonfo a Frosinone, l’Atalanta ritorna in pista sconfiggendo un Monza poco presente. Con la partenza di Zapata si tratta della prima occasione da titolare per Scamacca, che si presenta nei migliore dei modi al pubblico di Bergamo. L’attaccante italiano firma una doppietta che vuol far presto dimenticare il colombiano e dimostrare di essere ancora in ottima forma. Nonostante un inizio positivo per i biancorossi, i bergamaschi riescono ad alzare il ritmo grazie al gol di Ederson che apre le danze al 35′. Da quel momento inizia il dominio della Dea che chiude il primo tempo sul 2-0. La seconda metà di gara mette ancora in mostra il gioco di Gasperini che porta poi alla terza e ultima rete della giornata al 62′. Brutta sconfitta per gli uomini di Palladino che non sono riusciti ad incidere e a preoccupare l’Atalanta. Unica nota positiva riguarda Di Gregorio, chiamato in causa a più riprese e pronto a salvare la squadra dal poker.
Nella passata stagione la Lazio fu la prima ad espugnare il “Maradona” in Serie A. Quest’anno la storia si ripete con i biancocelesti che sfornano la miglior prestazione stagionale e vincono di misura in casa del Napoli. Gli uomini di Sarri vanno in vantaggio alla mezz’ora con un meraviglioso gol di Luis Alberto; i Campioni d’Italia pareggiano immediatamente, grazie alla rete di Zielinski, a un passo dall’addio in estate e ora pronto a rilanciarsi sotto la guida di Rudi Garcia. Garcia che non riesce però a evitare la sconfitta nella ripresa: Kamada al 52′ trova il primo gol in Italia, riportando avanti i suoi. I gol annullati per fuorigioco a Zaccagni e Guendouzi non destabilizzano la Lazio, che porta a casa i primi tre punti in campionato e lascia fermo a quota 6 il Napoli.
Una magia di Radonjic, quando tutto lasciava pensare al secondo pareggio casalingo per 0-0 per Juric, sblocca la sfida tra Torino e Genoa, regalando ai granata il primo successo in Serie A. Una partita senza grandi occasioni nei primi 88 minuti, da una parte e dall’altra. Zapata si mette in mostra all’esordio, senza però lasciare il segno. Poco coinvolto anche Retegui, al tiro senza ambizioni sul finire del primo tempo. Nei minuti finali Pellegri sfiora il vantaggio di testa; qualche minuto dopo è Kutlu ad avere la chance per portare avanti il Genoa ma Milinkovic-Savic salva i suoi, prima della prodezza di Radonjic al 94′. Il Torino sale a 4 punti, scavalcando proprio il Grifone, fermo a 3.
Il Milan chiama, l’Inter risponde e rilancia. Anche i nerazzurri arriveranno al derby del 16 settembre a punteggio pieno, grazie al successo sulla Fiorentina. La Viola, reduce dal vittorioso play-off di Conference League, prova a tenere testa ai nerazzurri nei primi minuti ma a metà primo tempo è Thuram a spezzare l’equilibrio con un colpo di testa vincente su cross di Dimarco. Nella ripresa l’Inter gestisce comodamente e dilaga tra il 53′ e il 73′: Lautaro sfrutta due super-assist di Thuram e Cuadrado, nel mezzo Calhanoglu trasforma il rigore guadagnato dallo stesso attaccante francese. La Fiorentina rimane a quota 4 ed esce da San Siro con le ossa rotte; dopo la sosta al Franchi arriverà l’Atalanta, in un match che ci dirà di più sulle ambizioni di Italiano e i suoi.
Ci si aspettava una reazione dalla Juventus, dopo il pareggio casalingo con il Bologna. La reazione è arrivata, con il successo in casa dell’Empoli che riaccende i bianconeri e li riporta in scia alle milanesi. Il risultato finale recita 0-2 ma la Juventus va più volte vicina a siglare altre reti. Dopo il gol di Danilo al 24′ è Vlahovic a fallire l’occasione del raddoppio: dal dischetto, dopo il fallo di Maleh su Gatti, il serbo si lascia ipnotizzare da Berisha. Nel finale di partita Chiesa chiude i conti, mentre nel recupero prima Milik e poi Kean vanno vicinissimi alla rete, colpendo rispettivamente traversa e palo. Continuano, invece, le difficoltà dell’Empoli, ancora a secco di gol e punti in questo avvio di Serie A.
La terza giornata di Serie A si chiude al “Via del Mare” dove Lecce e Salernitana danno vita a oltre cento minuti di partita piuttosto frizzanti. Le reti aprono e chiudono il match: Krstovic al 6′ e Strefezza su rigore al 98′ regalano la vittoria ai salentini, ora al terzo posto in classifica con 7 punti. Nel corso della partita la Salernitana si affida ai suoi uomini migliori: in assenza di Dia sono Candreva e Coulibaly a rendersi pericolosi. Il romano avrebbe nel primo tempo la chance di pareggiare i conti ma a tu per tu con Falcone tira addosso al portiere giallorosso. Nella ripresa Cabral è il più propositivo dei granata, prima colpisce il palo poi spara alto da buona posizione. Nel recupero è lo stesso Cabral a colpire il pallone con un braccio in area, regalando al Lecce il rigore che chiude la partita. Dopo la sosta la Salernitana attende il Torino, mentre il Lecce volerà a Monza con il sogno, nel caso di successo e precedente pareggio nel derby di Milano, di trovarsi in testa alla classifica dopo quattro giornate…
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