La dodicesima giornata di Serie A è giunta al termine ieri sera, col posticipo del lunedì. Hellas Verona-Roma e Monza-Bologna hanno chiuso il turno, che nonostante tutto, ci ha riservato alcune sorprese. Il Milan è infatti crollato all’Olimpico Grande Torino, mentre la Lazio, ha subìto una sonora sconfitta (in casa) ad opera della Salernitana; nonostante il vantaggio iniziale di Zaccagni, i campani hanno rovesciato il match con un secco 3 a 1.
Benissimo invece Napoli e Inter, che segnano tanto e non concedono gol. Bene anche la Juventus, che pur soffrendo trova un’importante vittoria di misura a Lecce grazie alla rete spettacolare di Fagioli. Continua infine a marciare spedita l’Atalanta, che col solito Lookman supera per 2-0 l’Empoli e cerca di tenere il passo del Napoli. Andiamo quindi a vedere i top e flop di questa giornata di Serie A, scelti dalla redazione di NCC!
Victor Osimhen
Continua il momento d’oro per il centravanti nigeriano, che dopo il gol alla Roma ha ritrovato fiducia e continuità; sono ben tre i gol realizzati contro il Sassuolo grazie anche alla fantasia di Kvaratskhelia: il georgiano inventa, lui trasforma in rete.
Nonostante l’infortunio e le grandi prestazioni di Simeone e Raspadori, quindi, il centravanti di questo Napoli è ancora Osimhen, che gioca con una cattiveria agonistica senza pari, sfruttando al massimo la sua straripante fisicità. Se poi inventa anche stop acrobatici come in occasione del primo gol, diventa difficile vedere i limiti che può avere questo ragazzo in futuro…
Nicolò Barella
12 partite in Serie A, impreziosite da ben cinque gol e quattro assist, e nelle ultime tre gare è andato sempre a segno, dimostrando una continuità e una forma fisica importanti. Contro la Sampdoria segna un gol da cineteca, stoppando al volo un lancio fantastico di Bastoni e scaricando in porta un bolide di controbalzo.
L’ex Cagliari si è caricato l’Inter sulle spalle, dimostrando ancora una volta che nel suo ruolo ce ne sono veramente pochi ai suoi livelli. Un giocatore fantastico che nelle ultime gare è in stato di grazia e mette a ferro e fuoco le difese avversarie.
Cristian Volpato
Lo scorso 19 febbraio si giocava Roma-Hellas Verona. Mourinho, sotto di due reti, decise di far entrare i giovanissimi Volpato e Bove, che con un gol a testa riportarono i giallorossi al pari. Ieri sera, le due squadre si sono incontrate nuovamente al Bentegodi di Verona, e come l’anno scorso sono stati gli scaligeri a passare in vantaggio. Il pareggio della Roma è arrivato grazie al gol di Zaniolo, ma al sessantesimo la sfida necessitava di una scossa; così, Mou ha deciso di sostituire proprio Zaniolo, e al suo posto ha mandato in campo Volpato, che come nove mesi fa, si è preso la scena.
Prima un mancino chirurgico all’angolino, poi uno splendido suggerimento per il definitivo 3 a 1 di El Shaarawy. La Roma ha quindi trovato un nuovo gioiellino, che si sta rivelando un’arma in più, soprattutto a gara in corso, sia in Serie A che in Europa.
Antonio Candreva
Nel clamoroso 1-3 con cui la Salernitana ha abbattuto la Lazio, c’è la firma indelebile di Antonio Candreva. L’ex biancoceleste realizza un gol da cineteca, controllando al volo il suggerimento di Mazzocchi e beffando Provedel con un delicatissimo tocco sotto di piatto, con la palla ancora in aria.
Il passaggio a Salerno ha ridato serenità all’esterno italiano, che ora è il leader tecnico della squadra di Nicola e può esprimere al meglio tutte le sue doti.
Matìas Vecino
Scegliere il peggiore in campo fra i biancocelesti non è stato facile, ma alla fine la decisione è ricaduta su Vecino; l’uruguagio si trova due volte sui piedi la possibilità di chiudere la gara, ma si fa ipnotizzare da Sepe. Poi, in mezzo al campo viene surclassato dall’atletismo della Salernitana, che dalle sue parti passa senza incontrare grandi difficoltà. Una prestazione insufficiente che viene ulteriormente affossata dai due errori sotto porta.
Rafael Leao
Forse la prima partita sbagliata da Leao da qualche mese a questa parte: Pioli può dormire comunque sonni tranquilli, una prestazione negativa può capitare a tutti.
Rimane innegabile, però, il fatto che sulla sconfitta del Milan contro il Torino, il portoghese abbia grandi margini di responsabilità: nel primo tempo ha sui piedi due ottime occasioni per svoltare la gara, e in entrambi i casi non trova la porta, in maniera anche abbastanza goffa. Cerca inoltre le sue solite giocate, ma senza trovare fortuna; infine, lascia il campo dopo soli 45 minuti. Ora c’è il Salisburgo per rifarsi e per riprendersi i rossoneri…
Tammy Abraham
Continua la stagione dannata del centravanti inglese, che a inizio stagione era fra i candidati al premio di capocannoniere e invece si ritrova con soli due gol in 12 partite di campionato. Contro l’Hellas Verona ha avuto la possibilità di sbloccarsi, ma da pochi metri ha centrato il palo; in questo caso però, per sua fortuna, sulla ribattuta il più lesto di tutti è stato Zaniolo.
Nonostante la consueta dose di sacrificio per la squadra, il numero nove giallorosso è ancora troppo poco concreto sotto porta, e con la concorrenza di Belotti rischia di perdere la titolarità. Per il suo bene, per quello della Roma e dei suoi fantallenatori c’è bisogno del vero Abraham…
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