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Formazioni horror: le peggiori squadre delle big italiane negli ultimi anni

di Lorenzo Ruggieri

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Tutte le squadre passano momenti molto bui, anche le migliori. I tifosi delle big italiane, abituati, chi più chi meno, a successi continui, si sono ritrovati in periodi di magra, con squadre al limite dell’accettabile. Andiamo quindi a vedere, in occasione della festa di Halloween, le peggiori formazioni delle big negli ultimi anni, quelle che possiamo considerare horror.

Formazioni horror: Juve 2009/10 e Inter 2012/13

JUVENTUS 2009/2010

Nel 2009/2010 la Juventus era da poco risalita in Serie A, conquistando un terzo e un secondo posto prima di questa stagione. Quello fu però il primo di due anni da incubo, nonostante un grande ritorno: Fabio Cannavaro. Il pallone d’oro 2006 torna in bianconero dopo tre anni, e con lui arrivano Felipe Melo, Caceres, Grosso e Diego, brasiliano, sulla carta, di ottime qualità.

La formazione tipo era la seguente: Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Poulsen, Camoranesi; Diego; Giovinco, Trezeguet. All. Ferrara/Zaccheroni.

Con un Del Piero in fase calante e sempre più ai margini, la Juventus di quell’anno riuscì ad ottenere un settimo posto (qualificandosi in Europa League) ed uscì ai gironi di Champions, per poi scivolare in Europa League ed uscire contro il Fulham agli ottavi di finale.

INTER 2012/2013

C’è chi, comunque, ha fatto peggio. Ad esempio, l’Inter nel 2012/2013. Non era più l’Inter del Triplete, della quale era rimasta solo l’ombra, ma una squadra che lottava per le posizioni di media-alta classifica. Quell’estate, tra gli altri, arrivarono Handanovic, Guarin (riscattato dal Porto), Alvaro Pereira, Palacio e Cassano.

Se si può inserire tra le formazioni horror lo vediamo subito: Handanovic; Nagatomo, Ranocchia, Samuel, A. Pereira; Gargano, Zanetti, Cambiasso, Guarin; Milito, Cassano. All. Stramaccioni.

Il risultato finale fu il seguente: nono posto in Serie A (fuori dalle coppe europee), semifinali di Coppa Italia e ottavi di finale di Europa League, persi contro il Tottenham di Bale.

 

Handanovic

Handanovic (@Shutterstock)

Una capitale da paura: Lazio 2013/14 e Roma 2011/12

LAZIO 2013/2014

La stagione 2013/2014 inizia male per la squadra capitolina: netta la sconfitta in Supercoppa Italiana contro la Juventus per 0-4. Inoltre, la sconfitta nel derby contro la Roma valevole per la quarta giornata di campionato segna una svolta negativa per i ragazzi di Vladimir Petkovic. Lo stesso tecnico svizzero viene esonerato al termine del deludente girone d’andata, riportando sulla panchina biancoceleste il friulano Edoardo Reja. Quell’anno i principali acquisti avvengono d’estate: troviamo Berisha per difendere la porta e Felipe Anderson pronto ad aiutare il reparto offensivo.

Spesso le formazioni si presentavano così: Berisha; Radu, Konko, Ciani, Biava; Onazi, Lulic, Ledesma; Candreva, Klose, Keita. All. Petkovic/Reja.

Il percorso in Serie A terminò con una nona posizione che sancì l’esclusione dalle prossime competizioni europee, mentre in Coppa Italia le Aquile vennero fermate dal Napoli ai quarti di finale. Il cammino in Europa League si interruppe subito ai sedicesimi di finale, dove il Ludogorets, non certo il Real Madrid, si impose per un totale di 4-3.

ROMA 2011/2012

Alla sua 79esima presenza in Serie A, la Roma decide di affidare la sua panchina al tecnico basco Luis Enrique. Insieme al nuovo allenatore durante il calciomercato estivo arrivano nella capitale nuovi innesti: tra questi vi sono Stekelenburg, Lamela, Bertolacci e solo a gennaio si unisce anche Borini. La società arriva da ben 15 stagioni consecutive concluse nella zona Europa, ma l’avvio di stagione 2011/12 non sembra rispecchiare per nulla i risultati ottenuti fino a quel momento. Per trovare la prima vittoria la società deve attendere lo scontro a Parma, vincendo 0-1, mentre pesano le due sconfitte subite nel derby capitolino con la Lazio.

La formazione tipo che scendeva in campo recitava: Stekelenburg; Cote, Heinze, Juan, Taddei; Gago, De Rossi; Pjanic; Lamela, Totti, Borini. All. Enrique.

Al termine della stagione i giallorossi non ottennero nessuna qualificazione in Europa, concludendo in settima posizione. In Coppa Italia si fermarono ai quarti di finale, mentre in Europa League vennero eliminati ai playoff dallo Slovan Bratislava. L’avventura di Luis Enrique in Serie A terminò al suo primo anno, scegliendo di non allenare più la squadra dalla stagione successiva.

 

Totti (@Shutterstock)

Formazioni da brividi: Milan 2014/15 e Napoli 2008/09

MILAN 2014/2015

Clamorosamente dopo ben 16 anni il Milan non partecipava ad alcuna competizione europea. In panchina si susseguirono due delle più grandi leggende della storia rossonera: dopo l’esonero di Clarence Seedorf, il posto venne affidato a Filippo Inzaghi. Il mercato di quella stagione vide arrivare a Milano diversi giocatori del “calibro” di Suso, Gabriel Paletta e Diego Lopez; nomi che ancora riecheggiano nelle menti dei tifosi rossoneri.

In campo la squadra rossonera si presentava così: Lopez; Abate, Alex, Paletta, Rami; De Jong, Poli, Bonaventura; Pazzini, Menez, El Shaarawy. All. Inzaghi.

Nonostante Menez abbia raggiunto la doppia cifra per reti segnate, al termine del campionato il Milan si piazzò alla decima posizione in Serie A, mentre in Coppa Italia venne eliminata ai quarti di finale per mano della Lazio.

NAPOLI 2008/2009

Il 2009 segna per i partenopei il ritorno in Europa dopo 14 anni di assenza, oltre ad essere il secondo anno di Serie A dopo essere risalito dalla Serie B. Per non deludere le aspettative la società decise di anticipare il proprio ritiro rispetto alle concorrenti, in cerca di una maggior preparazione fisica. Per rafforzare la rosa De Laurentiis si mosse sul mercato, portando in Italia l’attaccante Germán Denis e acquistando Christian Maggio che rimarrà per ben 10 stagioni. Nonostante un ottimo girone di andata in Serie A concluso in prima posizione, la squadra subì un enorme calo fisico che fece saltare la panchina di Edoardo Reja; al suo posto venne chiamato Roberto Donadoni, che guidò il Napoli fino al termine della stagione.

Una delle possibili formazioni del Napoli mostrava: Iezzo; Contini, Cannavaro, Santacroce; Vitale, Gargano, Hamsik, Blasi, Maggio; Zalayeta, Lavezzi. All. Reja/Donadoni.

Per quanto riguarda la Coppa Italia la squadra non riuscì a superare i quarti di finale, vinti dalla Juventus ai rigori. In Coppa Uefa dovette arrendersi al primo turno, venendo sconfitta da un Benfica ben più esperto. Peggiore risulta il piazzamento in classifica visto che il Napoli termina addirittura in dodicesima posizione, risultando la peggior squadra del girone di ritorno insieme al Lecce neopromosso.

Top 11 horror:

Iezzo; Paletta, Ciani, Grygera, A.Pereira; Onazi, Poulsen, Poli, Gargano; Borini, Giovinco. All. Stramaccioni

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