di Melissa Marocchio
Ad una ragazza di Milano è bastata una semplice domanda ad Alexa per scoprire che il suo fidanzato la stava tradendo. Alla domanda “Dove si trova?“, l’assistente vocale sviluppato da Amazon ha rivelato che il ragazzo si trovava dall’amante. Per essere certa del tradimento, la ragazza ha voluto porre altre domande, ottenendo ulteriori conferme dell’infedeltà del partner.
Il tradimento scoperto con Alexa
L’intelligenza artificiale prodotta da Amazon ed in grado di dialogare con gli essere umani, Alexa, può svolgere quasi tutte le nostre richieste. Infatti, una volta collegato un cellulare al dispositivo, quest’ultimo è in grado di consultare Internet, effettuare chiamate e persino leggere gli ultimi messaggi come è successo in questa vicenda. La ragazza ha chiesto ad Alexa di leggere gli ultimi messaggi del suo ragazzo in quanto sospettava già un possibile tradimento. Ma, come ogni cosa, anche questa funzione ha il suo lato negativo: “Ci vediamo tra poco da me, tesoro”, questo uno degli ultimi messaggi trovati sul telefono del partner.
Spiare gli sms del partner è reato?
Spiare gli sms del partner, così come ha fatto la ragazza, è reato? Secondo la legge sì. Questo comportamento è qualificabile come reato secondo quanto è stato stabilito dalla Cassazione in riferimento ad un episodio simile. In quella circostanza le credenziali di accesso all’account di posta elettronica erano state fornite dal partner, ma erano poi state utilizzate in seguito senza autorizzazione. Per la Corte Suprema di Cassazione, dunque, è necessaria un’autorizzazione specifica e autonoma ogni qualvolta si acceda all’account del partner, del collega di lavoro o di chiunque altro (Cass. sent. n. 2905/19 del 22/01/2019 e n. 2942/19 del 22/01/2019).
La tecnologia insomma a volte aiuta, ma in certi casi forse sarebbe meglio non sapere…
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