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Scienza: è possibile simulare un’esperienza pre-morte?

di davide gerace

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La scienza, si sa, negli anni ha fatto passi da gigante. Parlare però di una simulazione di esperienza pre-morte sembra folle, anche se probabilmente tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo chiesti cosa si prova a vivere una situazione del genere. E qualcuno ha deciso di sperimentarlo, con risultati sorprendenti…

Scienza: l’esperimento pre-morte e ritorno

Un gruppo di ricerca del prestigioso Imperial College di Londra ha deciso di simulare un’esperienza pre-morte, pubblicando tutti i risultati sulla rivista accademica Frontiers in Psychology.

L’esperimento risale al 2018 e ha coinvolto diversi volontari, che hanno accettato di assumere la dimetiltriptammina (DMT), una sostanza altamente allucinogena presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani. La DMT, secondo le varie ricerche scientifiche, è in grado di provocare potenti allucinazioni, proprio ai “confini” della morte.

L’esperimento mirava alla comprensione di queste sostanze e alla possibilità di poterle impiegare come trattamento per le malattie mentali. I ricercatori cercavano eventuali effetti positivi per trovare delle cure per depressione, ansia e disturbi da stress post-traumatico.

I 13 volontari, ben controllati dai ricercatori in caso d’imprevisto, hanno così assunto le sostanze in esame, e le loro reazioni sono state diverse; c’è chi ha avuto per qualche istante un encefalogramma piatto, mentre altri hanno avuto un arresto cardiocircolatorio e c’è anche chi è entrato in coma…

Un’esperienza “fuori dal mondo”

Alla fine della sperimentazione, i volontari hanno raccontato la loro esperienza. Una ragazza ha raccontato di aver avuto la sensazione di entrare in un tunnel e subito di essersi trovata dove il tempo e lo spazio erano configurati in un modo che non credeva possibile; la volontaria l’ha definita come una “zuppa cosmica”. Alcuni hanno parlato di esperienze extracorporee e di una sensazione di pace interiore, mentre altri hanno affermato di aver raggiunto una nuova dimensione, molto simile al Paradiso di Dante.

Tutte le testimonianze coincidevano in molti punti con quelle di alcune persone che avevano avuto delle esperienze pre-morte; così, gli scienziati hanno cercato di dare una spiegazione a tutto ciò. Secondo loro, il nostro organismo, quando siamo in fin di vita, produce una quantità maggiore di DMT. In questo modo vengono generate delle allucinazioni, che in qualche modo ci proteggono dallo shock della morte.

Scienziati (@Shutterstock)

La domanda dopo questo esperimento è quindi una sola: gli allucinogeni saranno in grado di guarire le varie malattie e i disturbi mentali? Non ci resta che attendere fiduciosi nuovi passi avanti della scienza.

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