di Enrico Tiberio Romano
Importante passo in avanti nel mondo della scienza e della lotta contro il cancro: si tratta della scoperta di una nuova caratteristica delle cellule tumorali. Andiamo quindi a scoprire di più a riguardo…
Cellule tumorali fluide: la nuova scoperta della scienza
Un gruppo internazionale di ricercatori guidati dall’Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare (Ifom) e dall’Università di Milano, con il sostegno di numerosi altri team italiani, ha pubblicato sulla rivista Nature Materials l’innovativo studio. Stando a quanto si può leggere, in una forma di cancro al seno, si è riscontrata la capacità delle cellule tumorali di diventare ‘fluide’, e quindi più invasive rispetto alle altre; allo stesso tempo però, le cellule stesse potrebbero essere più suscettibili alle terapie.
Ad oggi infatti, il carcinoma intraduttale mammario è responsabile di circa il 20% delle diagnosi di cancro al seno, ma per molte pazienti, si ricorre spesso in interventi non necessari. Ciò dipende dalla difficoltà di prevedere o meno la metastasi; di conseguenza, spiega uno studioso dell’Università di Milano, tutte le pazienti a cui viene diagnosticato questo tipo di tumore sono sottoposte alla stessa terapia. Come si può facilmente immaginare però, ciò porta diversi effetti collaterali che per la maggior parte di loro sarebbero evitabili…
Grazie alla ricerca, si è compreso che la capacità delle cellule tumorali di passare allo stato liquido, quello più pericoloso, è segnalata dalla presenza della proteina RAB5A. Per cui, cercando questa molecola nei tessuti tumorali delle pazienti, sarà possibile capire chi ha bisogno di cure specifiche e chi invece può evitarle.
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