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Russia-Ucraina tregua su corridoi umanitari, ma continuano i raid

di Enrico Tiberio Romano

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Situazione di stallo nel conflitto tra Ucraina e Russia. È stata infatti raggiunta un’intesa tra i due paesi per l’evacuazione dei civili per l’intera giornata di oggi ma le bombe continuano a colpire Kiev e altre città. Il presidente del consiglio Mario Draghi in merito all’esodo dei profughi scatenato dalla Russia dice: ”Crisi umanitaria senza precedenti”.

Un conflitto in divenire

Come riportato da Skytg24 nonostante l’accordo su sei corridoi per l’evacuazione dal paese, a Mariupol viene bombardato un ospedale pediatrico. Fonti della polizia Ucraina riportano ”Uccise molte donne”. Zelensky riferisce di bambini sotto le macerie e il sindaco parla di oltre mille morti in città.

Nella giornata di domani si terrà un ulteriore incontro tra le due parti, con coinvolti i ministri degli Esteri, mentre continua il lavoro diplomatico. Zelensky sarebbe pronto a trattare su Crimea e Donbass, ma sembra lontana l’ipotesi di una resa.

Ucraina

Ucraina (@Shutterstock)

La Cina invece critica le azioni di NATO e USA, ma prende le distanze dagli interventi militari. Da Kiev parte l’allarme per possibile rilascio di materiale radioattivo nell’area di Chernobyl ma l’Aiea (L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) rassicura, nessun pericolo.

Il Presidente Draghi interrogato alla camera sulla crisi umanitaria dice ” In Italia oltre 23 mila profughi”. Dopo lo stop degli Stati uniti e di Londra all’import di petrolio e gas Russi, anche l’Europa valuta nuove sanzioni. Nel consiglio Europeo che si terrà domani a Versailles è possibile che alcuni leader chiedano di seguire i partner atlantici adottando il blocco all’import di energia dalla Russia. Questa s0luzione parò però di difficile attuazione nel brevissimo periodo e si dovrebbe proseguire sulla strada di un graduale distacco da queste forniture.

Lo scenario appena descritto sembra ormai definire una guerra su due fronti, uno di stampo militare ed uno di stampo economico che vede la federazione Russa guidata da Vladimir Putin opporsi all’intera alleanza Atlantica con la Cina che non perde occasione per criticare l’operato del mondo Occidentale.

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Di Enrico Tiberio Romano

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