di davide gerace
Siamo arrivati all’80esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. I combattimenti vanno avanti, ma per la prima volta, si parla di un possibile dialogo tra gli Stati Uniti e il Paese di Putin. Intanto, il Presidente russo ha deciso di tagliare le forniture di elettricità alla Finlandia, mentre i carri armati russi si ritirano da Kharkiv.
Possibile dialogo tra Russia e USA?
La richiesta degli scorsi giorni di Mario Draghi indirizzata al Presidente americano Joe Biden di riprendere i colloqui con la Russia, ha avuto esito positivo. Nelle scorse ore, il Ministro della Difesa americano Austin ha avuto un colloquio telefonico con il collega russo Shoigu, chiedendo di cessare il fuoco sull’Ucraina.
Come riportato dal Financial Times, il colloquio è durato circa un’ora e un funzionario americano ha specificato che:
“La chiamata in sé non ha risolto in modo specifico alcun problema serio, né ha portato a un cambiamento diretto in ciò che i russi stanno facendo o in ciò che stanno dicendo”.
Comunque sia, la conversazione tra i due Paesi rappresenta un segnale, dato che erano mesi che non avevano alcun contatto. Il Pentagono ha inoltre ribadito “l’importanza di mantenere attive le linee di comunicazione”.
La guerra va avanti
Nel frattempo aumentano le sanzioni nei confronti della Russia e dei suoi alleati. Il vicesegretario del Tesoro americano Adewale ‘Wally’ Adeyemo, in un’intervista rilasciata al New York Times, ha dichiarato:
“Voglio chiarirlo ad altri Paesi che potrebbero non aver intrapreso azioni sanzionatorie: gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner sono pronti ad agire se [i russi] fanno cose che violano le nostre sanzioni”.
L’esercito di Putin, intanto, si sta ritirando da Kharkiv. Come riporta ancora il New York Times, i carri armati e i soldati starebbero abbandonando la seconda città più grande dell’Ucraina. Attualmente non si sa se il ritiro delle truppe sia una scelta strategica di Mosca, oppure una necessità, ma la controffensiva ucraina adottata a Kharkiv è molto simile a quella con la quale Kiev riuscì a respingere le forze ostili dalla Capitale.
La questione Finlandia
Dalla Finlandia, infine, fanno sapere che la Russia avrebbe interrotto le forniture d’elettricità al Paese; l’energia elettrica proveniente dallo Stato russo rappresenta circa il 10% del consumo totale del Paese scandinavo. La causa? Si dice che sia dovuto a bollette non pagate dal 6 maggio. La società di rete finlandese Fingrid, fa sapere sul proprio sito che “Le importazioni mancanti possono essere rimpiazzate sul mercato importando più elettricità dalla Svezia“.
La Russia, attraverso il vice Ministro degli Esteri Alexander Grushko, ha però rilasciato delle dichiarazioni all’ex agenzia di stampa statale RIA:
“Da parte russa non vi è alcuna intenzione ostile contro Svezia e Finlandia e quindi non vi è alcuna ‘vera’ ragione per l’ingresso di questi due Paesi nella NATO“.
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