di Lorenzo Scorsoni

Ammontano a 27 le macchine agricole sottratte dai soldati russi agli ucraini. Mietitrici, trattori e macchine per la semina per un valore totale di 5 milioni di dollari, ma con una brutta sorpresa per la Russia.

Soldati russi, refurtiva portata in Cecenia

Un uomo d’affari avrebbe contattato la CNN a Meltipol, cittadina in cui gli occupanti russi hanno sottratto da un venditore Agrotek numerosi macchinari agricoli, per raccontare un particolare dettaglio. L’esercito si è impossessato delle 27 macchine per poi caricarle su numerosi camion, alcuni con delle enormi zeta bianche sulla fiancata. I pesanti mezzi si sono diretti da Meltipol, nel sud dell’Ucraina, verso il villaggio ceceno di Zakhan Yurt, vicino a Grozny. Un viaggio tutt’altro che semplice, durato più di un migliaio di chilometri, e che ha riservato una spiacevole sorpresa all’esercito Russo.

Trattore (@Shutterstock)

La spiacevole sorpresa

Il tragitto percorso dai camion è stato tracciato dai potenti sistemi satellitari di cui i macchinari sottratti sono dotati. Tuttavia non è finita qui, perché una volta giunti a Zakhan Yurt, i soldati russi si sono accorti dell’impossibilità di accendere le macchine. Essendo di ultimissima generazione, e dunque molto sofisticati, i macchinari hanno al loro interno un blocco a distanza. L’uomo d’affari ha dunque affermato che è impossibile utilizzare, e dunque rivendere la refurtiva, senza aggirare il blocco da remoto. Sicuramente una spiacevole sorpresa per i soldati, che potranno solo smontare le macchine e rivenderne i singoli pezzi.

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