La guerra tra Russia e Ucraina è ormai giunta al 66esimo giorno di combattimenti. Sul fronte diplomatico non ci sono novità da un bel po’ di tempo, e inizia a circolare la paura per un possibile conflitto nucleare, che causerebbe milioni e milioni di morti. A smentire la notizia però, ci ha pensato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
L’attuale Ministro degli Esteri della Russia ha affermato che il suo Paese non si considera in guerra con la NATO, e ha dichiarato quanto segue al canale televisivo arabo Al-Arabia:
“Non ci consideriamo in guerra con la NATO, perché questo sarebbe un passo che aumenterebbe i rischi di quanto appena discusso, cioè di una guerra nucleare. Purtroppo, c’è la sensazione che la NATO creda di essere in guerra con la Russia.
Ne sono un esempio le dichiarazioni dei vertici dell’Alleanza Atlantica, degli Stati Uniti e dei leader europei, in particolare in Gran Bretagna, Polonia, Francia e Germania, i quali dicono che la Russia deve essere sconfitta”.
Il Ministro russo si è anche soffermato sui negoziati con l’Ucraina, giunti ormai a un punto di stallo. Di seguito le sue parole:
“Se fossero negoziatori onesti, se si impegnassero passo dopo passo in ciò che hanno concordato, potremmo fare progressi significativi in questi negoziati, e all’Ucraina verrebbero fornite garanzie di sicurezza da un certo numero di Paesi.
Inizialmente i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania e la Turchia, e forse qualcun altro. Noi non avevamo nulla in contrario”.
Lavrov ha anche parlato dei rifornimenti forniti dalla NATO all’Ucraina:
“Non appena queste armi raggiungono il territorio dell’Ucraina, diventano un obbiettivo della nostra operazione speciale”.
Infine, il Ministro ha escluso lo scoppio di una possibile guerra nucleare, affermando che:
“Mi è stato chiesto se una guerra nucleare è possibile, se i rischi di iniziare una guerra nucleare siano aumentati e se la Russia presuma che ciò possa accadere.
Ho risposto che fin dall’inizio della nostra cooperazione con l’amministrazione Trump, abbiamo offerto loro di riaffermare la tesi di Reagan-Gorbaciov del 1997, secondo cui non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare, e che quindi non dovrebbe mai essere scatenata”.
Si tratta quindi di un netto cambiamento di rotta dopo le dichiarazioni di Putin degli ultimi giorni. Il Presidente russo aveva spiegato che:
“Intervenire negli eventi in corso dall’esterno e creare minacce è inaccettabile per noi, la nostra risposta a questi attacchi sarà rapida e fulminea. Noi abbiamo tutti gli strumenti per questo, strumenti che nessuno può vantare e noi non ci vanteremo: li useremo se necessario e voglio che tutti lo sappiano”.
Lo stesso Lavrov, alcuni giorni fa, aveva dichiarato che “Il pericolo di un terzo conflitto mondiale è reale”. Arriva quindi la smentita delle affermazioni fatte in precedenza, perché in fondo, al di là delle dichiarazioni, una guerra mondiale non converrebbe a nessuno.
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