di Erik Veronese

Le sanzioni che hanno l’obbiettivo di minare l’economia russa, e non solo, sono ormai parecchie, e interessano diversi ambiti. Come abbiamo visto nei giorni scorsi, anche l’industria videoludica ha preso una ferma posizione. Electronic Arts ha deciso di escludere la Nazionale e le squadre russe dal suo titolo calcistico FIFA 22; CD Projekt Red, invece, ha bloccato le vendite dei suoi videogiochi in Russia e Bielorussia. Per cercare di arginare le restrizioni, il Cremlino sta adottando delle contromisure che vedrebbero la legalizzazione della pirateria.

Russia, la pirateria non sarà più un reato

Stando a ciò che viene riportato da VGC, sito di informazione videoludica, il Presidente russo Vladimir Putin sembrerebbe favorevole a legalizzare la pirateria informatica, sollevando i cittadini che ne fruiscono sia dalla responsabilità civile, sia da quella penale.

Tuttavia, questa sembra essere legittimata solo nei confronti dei Paesi che hanno sostenuto le sanzioni contro la Russia. Il presunto documento governativo si riferisce alla “cancellazione della responsabilità per l’uso di software senza licenza nella Federazione Russa, di proprietà di un titolare di copyright di Paesi che hanno sostenuto le sanzioni“.

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Una manovra di “depenalizzazione”

Il Governo starebbe quindi autorizzando la fruizione di strumenti per l’utilizzo di indirizzi IP appartenenti ad altri Stati. Una scelta che, se confermata, andrebbe a depenalizzare la popolazione russa; proprio i cittadini, infatti, sono i più colpiti dal “boicottaggio” delle software house.

Sembrerebbe però che questa concessione vada ad influire su altri ambiti; probabilmente, si potrà ricorrere alla pirateria anche per la visione di film, serie TV ed eventi sportivi. Come dimostra questa presa di posizione, Mosca sta muovendo i primi passi per cercare di alleggerire le sanzioni provenienti dall’Occidente.

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