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Ucraina, il cecchino più letale al mondo si è unito all’esercito

di Enea Bacciocchi

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L’Ucraina continua a tenere duro dagli attacchi russi che negli ultimi giorni continuano a farsi incessanti. Le truppe governate da Vladimir Putin stanno preparando un attacco alla capitale Kiev, con l’enorme convoglio che si sta districando attorno alle porte della città.

Un cecchino per l’esercito dell’Ucraina

Mentre il conflitto prosegue, lo stato governato da Zelensky ha aggiunto alle proprie fila un elemento di sicuro affidamento. Nel suo esercito è entrato infatti, stando a quanto riportato da TGCOM 24, il cecchino più letale al mondo. Si tratta di “Wali”, un soldato canadese che ha partecipato a due missioni in Afghanistan, nel 2009 e 2011. Fu uno dei migliori componenti dell’esercito e alle sue spalle ha decine e decine di vittime e missioni concluse con successo.

Il suo gruppo era l’unità d’èlite JTF-2, che ha fatto registrare il record di uccisione a distanza più lunga, pari a 3.540 metri. È stato anche volontario nella guerra in Iraq, combattendo apertamente contro i miliziani dell’Isis. Il popolo ucraino spera adesso che Wali si trasformi in un vero e proprio incubo per la Russia: farà parte dei 20mila volontari provenienti da 52 nazioni che hanno già contattato il governo ucraino e affermato di voler difendere l’Ucraina dai soldati russi.

Ucraina

Cecchino (@Shutterstock)

Chi è Wali e perchè si schiera con l’Ucraina?

Nella vita di tutti i giorni, il cecchino più famoso al mondo è un programmatore e tecnico informatico. “Mia moglie si è opposta all’idea, e questa è stata la parte più difficile della decisione. Ma devo aiutarli perché ci sono persone qui che vengono bombardate solo perché vogliono essere europee e non russe. Sono queste le parole del canadese, all’alba di un nuovo incarico sul fronte.

Wali ha sentito qualcosa scattare dentro di lui e ha sentito il bisogno di intervenire insieme agli altri 550 canadesi per combattere contro le forze di invasione russe. Il gesto del cecchino è di supporto ad una popolazione che non meritava la guerra, nonostante il Canada avesse ordinato al proprio personale militare in servizio o in congedo di non recarsi in Ucraina per prendere parte ai combattimenti in corso.

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Di Enea Bacciocchi

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