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Russia: morto in carcere Alexei Navalny, il dissidente anti-Putin

di Francesco Ferri

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Alexei Navalny è morto in prigione. Secondo quanto riportato dalle autorità di Mosca il più noto dei dissidenti anti-Putin avrebbe avuto un malore accusato dopo una passeggiata. Come riportato da TGCOM 24 sarebbero stati inutili i tentativi di rianimazione.

Il dissidente Navalny

Alexei Navalny è morto nella colonia carceraria numero 3 del distretto autonomo di Yamalo-Nenets, situato nel Circolo Polare Artico. La sua morte sarebbe avvenuta dopo una passeggiata, al termine della quale avrebbe accusato un malore. L’uomo, 47 anni, era detenuto dal gennaio del 2021 e stava scontando una pena di 19 anni di carcere. “Il 16 febbraio il detenuto A.A. Navalny si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi subito conoscenza“. Così si legge in una nota diffusa dal servizio penitenziario.

I tentativi di rianimarlo

Subito sarebbero stati attivati i soccorsi e i paramedici avrebbero continuato per 30 minuti a provare a rianimarlo, senza ottenere alcun risultato. Le autorità russe non hanno nessuna informazione sulle cause della morte del detenuto, secondo quanto dichiarato da Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. Attualmente ci sarebbero delle indagini in corso proprio da parte del servizio penitenziario federale.

Il dissenso mondiale

Non voglio sentire alcuna condoglianza. Abbiamo visto mio figlio nella colonia penale il giorno 12, avevamo una visita. Era vivo, sano, allegro“. Ha così dichiarato sui social media la madre di Navalny, secondo quanto riportato da Novaya Gazeta. Della stessa idea anche l’avvocato dell’uomo che ha sostenuto di avergli fatto visita l’ultima volta mercoledì 14 febbraio, data in cui il dissidente stava bene. Molte delle autorità mondiali sostengono che il suo sia stato un assassinio politico orchestrato proprio da Putin, come ha sostenuto Zelensky dicendo “Navalny è stato ucciso e Putin dovrà rendere conto dei suioi crimini. Putin uccide sempre“. Anche il segretario di stato USA Antony Blinken ha commentato dicendo “La Russia è responsabile della morte di Navalny“. Così come la vicepresidente statunitense Kamala Harris che ha detto “Qualsiasi cosa dirà Mosca, la Russia è responsabile della sua morte“.

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