Il grave incendio in Russia che ha colpito un centro strategico della Difesa

Secondo i servizi d’emergenza alcune delle vittime hanno inalato fumo e molte sono rimaste ferite saltando fuori dalle finestre dell’edificio in fiamme. Le vittime sarebbero quindi dovute anche al tentativo di sfuggire al rogo. Sul posto sono arrivate 14 ambulanze e naturalmente i vigili del fuoco. Dai primi riscontri pare che la causa dell’incendio (che sarebbe partito al secondo piano) potrebbe essere accidentale, dal momento che i cablaggi elettrici dell’edificio erano vecchi.

Il centro è strategico per la Difesa russa: ha progettato i missili Iskander e S400, e probabilmente è anche il luogo dove sono stati ideati, progettati e messi a punto i missili balistici intercontinentali. Solo ieri Mosca ha sostenuto di aver testato con successo un nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat. Capace, secondo il ministero della Difesa, di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura”. E il presidente Vladimir Putin aveva anche affermato che il nuovo missile avrebbe dato garanzie di sicurezza alla Russia “contro le attuali minacce” e che “farà riflettere coloro che stanno minacciando la Russia”. Un riferimento diretto agli aiuti militari che l’Ucraina, invasa dalla Russia il 24 febbraio scorso, sta ricevendo da molti Paesi e in particolar modo dagli Stati Uniti.

Oggi dalla Russia è arrivata però anche la notizia di un altro incendio, che ha coinvolto uno stabilimento strategico. Si tratta dell’impianto chimico Dmitrievsky, una delle più grandi fabbriche chimiche del Paese. Su questo secondo incendio le informazioni al momento sono poco dettagliate e tutte le ipotesi restano ancora al vaglio.

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