di Gabriele Di Nuovo
Disponibili su Netflix dal 1 dicembre, i primi 6 episodi della sesta stagione di “Rick and Morty”. Il cast vocale originale è formato da Justin Roiland, Spencer Grammer, Sarah Chalke e Chris Parnell. La serie è ideata da Justin Roiland e Dan Harmon.
Dopo due mesi di ritardo, Netflix ha rilasciato i primi 6 episodi della sesta e attesissima stagione di “Rick and Morty”. Lo show animato ideato da Justin Roiland e Dan Harmon, ritorna con nuovi episodi che ci riportano a seguire nuove avventure con protagonista Rick Sanchez, Morty Smith e il resto della loro famiglia. Tra follie e citazioni alla cultura pop, “Rick and Morty” con i primi episodi della sua sesta stagione, si riconferma sui stessi livelli alti degli episodi passati. Ma nonostante il divertimento e le idee sempre geniali degli autori, a mancare ancora una volta è l’intrigante trama orizzontale che definisce il background di Rick.
Nuove follie senza il viaggio interdimensionale
Dopo il finale della quinta stagione, Rick e Morty (Justin Roiland) si ritrovano senza la possibilità di poter compiere i loro viaggi interdimensionali. Questo porterà i due e il resto della famiglia Smith a nuove e folli avventure. Tra una citazione cinematografica all’altra, per arrivare a scoprire che i dinosauri esistono, i nostri protagonisti regalano ben 6 episodi divertentissimi, mostrando come “Rick and Morty” non abbia segni di stanchezza. Forse nella stagione passata, meno brillante delle precedenti, questo era in piccola parte evidente. Ma la prima parte di questo nuovo ciclo di storie ci dice in modo eloquente che Rick e Morty sono tornati e non ci abbandoneranno a breve.
Nonostante lo show mantenga tutti i suoi pro che l’hanno resa amata dal pubblico di tutto il mondo, a peccare ancora una volta è la trama orizzontale. Per quanto sia lo stesso Rick a ironizzare a riguardo nel corso degli episodi, non possiamo lasciar passare questo vuoto. Il non portare avanti la trama orizzontale, porta con sé alcuni problemi. Problemi che sorprendentemente sembrerebbero risolvere in parte proprio questi 6 episodi. Le trame verticali dei vari episodi, permettono di sviluppare i vari membri della famiglia Smith. Ma a venir lasciato dietro è proprio il personaggio più interessante dell’intera serie animata: Rick Sanchez.
Una caratterizzazione che sorprende in parte
Nel corso dei 6 episodi di questa prima parte della sesta stagione di “Rick and Morty”, a spiccare è la caratterizzazione dei protagonisti. I membri della famiglia Smith vengono caratterizzati al meglio rispetto alle passate stagioni. Se i protagonisti del titolo della serie e Summer, sorella di Morty, ormai hanno un background e uno sviluppo consolidato, a sorprendere sono i genitori dei due ragazzi. Le avventure/disavventure che colpiscono la famiglia Smith, porteranno Beth e soprattutto Jerry, a essere caratterizzati meglio rispetto al passato. Infatti i due coniugi, grazie ai vari eventi, arrivano a fare delle considerazioni su loro stessi che li porterà a compiere determinate scelte all’interno della serie.
Ma se vi sembra che il tono si stia facendo molto più serio, “Rick and Morty” vi sorprende anche su questo. La serie anche se mostra il suo lato drammatico, con la sua straripante ironia e follia chiude il cerchio di questo sviluppo e porta alla conclusione dell’episodio. Ma se la famiglia Smith viene sviluppata nel corso delle 6 stagioni, a restare fermo allo stesso punto, nonostante alcuni cambiamenti, è il caro Rick Sanchez. Anche se il suo modo di fare lo ha reso amatissimo dal pubblico, le motivazioni dietro il suo modus operandi sono ancora oscure. Nonostante varie informazioni rilasciate nei vari episodi e portate avanti nel corso di queste prime 6 puntate, Rick è il personaggio che in questa prima parte della sesta stagione resta così come lo abbiamo conosciuto.
Tante citazioni e non solo
Uno degli elementi che ha reso celebre lo show animato di Justin Roiland e Dan Harmon, è l’amore per la cultura pop cinematografica e non solo. Sono tantissime le citazioni che si possono trovare all’interno della serie. Anche questa stagione non è esente dal citazionismo sfrenato messo in atto dagli autori della serie animata. Oltre a trovarci episodi dedicati a titoli cult di vario genere, di cui non vi riveliamo i titoli, troviamo anche battute che rimandano direttamente alla nostra cultura pop. Dal citare i cinecomic, per arrivare all’attualità, “Rick and Morty” si mostra ancora una volta uno show con una scrittura brillante e il pizzico di follia che l’ha resa sin da subito un instant cult del piccolo schermo.
Infatti se siete tra gli amanti della serie per via della sua componente citazionistica, non resterete delusi da questi 6 episodi. A spiccare su tutti a livello di follia, è il sesto episodio dove Rick e Jerry si ritrovano coinvolti in una situazione sorprendentemente più grande di loro. Potete semplicemente immaginare e soprattutto guardare l’episodio in questione: delirio totale. Altro episodio che sorprende per le sue assurdità, vede esseri arrivare sul nostro pianeta, ricordando una celebre pellicola sci-fi degli ultimi anni, per rivelarsi poi… dei dinosauri! Vi basta solo questo per capire il livello di assurdità che “Rick and Morty” con questi 6 episodi porta con sé.
Una scrittura che diverte ma…
Come abbiamo elogiato sin dal principio di questa recensione, la scrittura di “Rick and Morty” è di altissimo livello. L’inventiva che gli autori hanno nel trovare situazioni surreali dove immergere i propri protagonisti, è disarmante. I dialoghi, l’ironia e la freschezza delle immagini, accompagnate dalle ottime animazioni che da sempre contraddistinguono la serie, rendono tutto questo un quadro quasi perfetto. Ma sfortunatamente, “Rick and Morty” nella sua natura di episodi autoconclusivi, lascia poco spazio ad una trama orizzontale. Vi chiederete come questa possa essere un problema se i vari episodi sono divertenti. Bene, la risposta è riposta stranamente proprio nell’ottima scrittura dello show.
In una serie dove sono i protagonisti e le loro avventure a fare da padrone, la presenza di una trama orizzontale che risponda ad alcune domande e sviluppi i propri personaggi, può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Il mantenere così segreto il passato di Rick e i suoi collegamenti con alcune avventure affrontate nel corso degli anni, se da una parte ci consegna degli episodi geniali e divertenti, dall’altra ci porta ad un punto morto dell’intera struttura narrativa. Dopo tutti questi anni, i fan vogliono saperne di più riguardo i loro protagonisti, in primis Rick. I restanti episodi della sesta stagione colmeranno questo svantaggio? Lo scopriremo prossimamente.
Considerazioni finali
I primi 6 episodi della sesta stagione di “Rick and Morty”, confermano ancora una volta l’altissima qualità della serie di Roiland e Harmon. La scrittura degli episodi è ancora una volta capace di sorprendere, divertire e tenere alta l’attenzione dello spettatore. Ancora una volta a fare da padrone sono le citazioni cinematografiche, diventando per l’ennesima volta protagoniste dei vari episodi. A sorprendere è anche il lavoro svolto per la caratterizzazione dei personaggi, che si mostrano cresciuti (?) nel corso degli episodi delle stagioni passate e degli episodi attualmente disponibili. L’unica pecca da evidenziare è la presenza di una trama orizzontale mai messa bene a fuoco, andando a rendere nebuloso il background di Rick, personaggio amatissimo dal pubblico. Infine animazioni molto valide, con immagini colorate che rimandano facilmente alla follia dello show e un consiglio spassionato a tutti gli spettatori di “Rick and Morty”: godetevi la serie doppiata in italiano.
Pro
- La scrittura degli episodi sempre fresca e irriverente;
- La crescita evidente dei vari personaggi nel corso degli episodi;
- Le citazioni alla cultura pop;
- Le animazioni e la follia delle avventure dei protagonisti che prende vita;
- Il doppiaggio italiano.
Contro
- La gestione della trama orizzontale.
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