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Soldati “restituiscono” la torta rubata 77 anni fa: il gesto che commuove un’anziana

di Gabriele Nostro

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Era il 29 aprile 1945, e Mion Meri aveva appena 13 anni. Lei era piccola, indifesa e disorientata; non c’era molto nella sua realtà con cui potesse rendersi felice. Erano i tempi della Seconda Guerra Mondiale, più precisamente (per fortuna), i tempi in cui il grande conflitto stava per volgere al termine. Meri, in quel giorno di 77 anni fa, festeggiava il suo 13esimo compleanno.

In quella memorabile data, gli americani arrivarono nel suo Paese, San Pietro in Gù, in provincia di Padova. Lei, impaurita e confusa, passò la notte nascosta con sua madre nella soffitta della loro fattoria, locata lungo la strada principale del paese. Non si poteva essere certi di ciò che stesse per accadere; erano arrivati i buoni, ma nessuno sapeva se ciò avrebbe peggiorato o migliorato la situazione locale.

I tedeschi in ritirata spararono dei colpi vicino alla casa dove viveva la bambina, che poté udire e quasi percepire gli spari con altri sensi. Quando si svegliò la mattina dopo, gli americani erano vicini. E per festeggiare il suo compleanno, sua madre le preparò una torta; appena il dolce fu pronto, venne posto a raffreddare sul davanzale della finestra, in attesa di essere gustato. Sfortuna volle però che qualche soldato americano lo portò via, reputando che accontentare la propria fame fosse meglio che appagare la voglia di qualcun altro.

Una torta simbolica come ricordo della pace

In quel momento, quindi, venne barattata una comune torta con la pace. Non una correlazione logica o reale, ma una di quelle che piace ideare ai romantici. Il malcontento della bambina per quella perdita, infatti, fu presto controbilanciato da una splendida notizia: gli alleati approdarono in patria, e tutto sarebbe giunto alla migliore conclusione in breve tempo.

Lo scorso giovedì a mezzogiorno, stando a quanto riporta Today, la signora Meri, ora 89enne, è stata l’ospite d’onore a un evento tenutosi insieme alle autorità civili e militari della città di Vicenza, ai Giardini Salvi, molto vicino al luogo in cui l’88a Divisione di Fanteria combatté. In questa occasione, la memoria della storia è stata resa viva attraverso il dono simbolico di una torta da parte di alcuni soldati americani all’anziana donna.

Il sergente Peter Wallis, di Seabeck, Washington, ha quindi “restituito” la torta a Mion, insieme al colonnello Matthew Gomlak, comandante della Guarnigione Americana in Italia. Centinaia di persone, tra cui soldati italiani, carabinieri, veterani statunitensi, veterani italiani e molti cittadini, hanno assistito alla cerimonia.

Il comandante Gomlak ha poi rammentato quanto accadde in quegli anni, parlando dello scontro verificatosi nel vicino corso San Felice e Fortunato:

Pioveva e tuonava la mattina in cui i soldati della 88a Divisione di Fanteria combattevano contro gli avversari tedeschi. Almeno 19 soldati statunitensi furono uccisi o feriti. Altri americani, della 91a Divisione di Fanteria, procedettero a nord dalla Riviera Berica verso la città. Più tardi, hanno sfilato per corso Palladio, la famosa arteria di Vicenza, dove gli italiani hanno offerto loro pane e vino“.

Torta

Torta (@Shutterstock)

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