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IA: più della metà degli studenti italiani utilizza ChatGpt per svolgere i compiti

di Francesco Ferri

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L’intelligenza artificiale sta senza dubbio rivoluzionando il mondo, senza tralasciare nessun settore. Uno dei più coinvolti è proprio quello dell’istruzione. Una nuova ricerca ha messo in risalto un dato molto particolare: più della metà degli studenti italiani utilizza ChatGpt, uno dei principali chat bot IA attualmente disponibili, per fare i propri compiti.

L’IA a scuola

La ricerca è stata condotta da Tgm Research per conto di NoPlagio, piattaforma internazionale di prevenzione del plagio che, proprio qualche mese fa, ha rilasciato in Italia il nuovo servizio che riconosce un testo redatto con intelligenza artificiale. Dal sondaggio è emerso che, nelle scuole italiane, il 71% dei ragazzi dai 16 ai 18 anni utilizza L’IA per ricercare informazioni, il 60% per svolgere i propri compiti, il 33% per imparare cose nuove, il 18% per rispondere ai test, il 21% come assistente personale (ad esempio per scrivere mail) e il 13% per redigere saggi.

L’utilizzo di ChatGpt e le preoccupazioni

La piattaforma di IA maggiormente utilizzata è senza dubbio ChatGpt. Ben il 79% dei ragazzi che ha risposto al sondaggio sostiene di utilizzare il programma per fare i compiti o scrivere dei saggi. Gli studenti sono entusiasti di utilizzare ChatGpt, tanto che il 68% di loro sostiene di voler continuare ad utilizzarla in futuro. Non solo sicurezze, però: il 31% pensa che l’IA possa essere uno strumento utile nella vita quotidiana, ma c’è un buon 64% di ragazzi che si dice preoccupato dell’uso illimitato che se ne possa fare sia a scuola che a lavoro. Solo il 4% ha concreta paura di questa scoperta. Per quanto riguarda l’affidabilità? Il 25% ammette la concreta affidabilità dello strumento, contro il 18% che invece sostiene che non ci si dovrebbe mai fidare.

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