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PlayStation VR2: un lancio sottotono e un 2024 più incerto che mai

di Riccardo Rizzo

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Nel 2023 PlayStation ha lanciato sul mercato il PlayStation VR2, la versione next-gen del visore per realtà virtuale. Sulla carta si tratta di un prodotto incredibile, con delle specifiche tecniche top di gamma, ma che a causa del prezzo elevato, la necessità di possedere una PlayStation 5, una comunicazione rivedibile e un supporto che ha lasciato a desiderare non è ancora riuscito a esprimere il meglio di sé.

A quasi un anno dalla sua uscita, proviamo dunque a ripercorrerne le tappe più importanti, dal lancio con Call of the Mountain al resto del 2023 abbastanza sottotono, arrivando al silenzio del CES 2024 e al futuro, che oggi risulta più incerto che mai.

La comunicazione e la line-up di lancio

Annunciato per la prima volta al CES 2022, il PlayStation VR2 è sempre stato protagonista di una comunicazione pre-lancio piuttosto atipica per Sony, che ha affidato questo importante compito al PlayStation Blog. Il visore non ha ricevuto le classiche campagne marketing di PlayStation, dovendosi accontentare di una comunicazione meno intensa. Una scelta senz’altro particolare, soprattutto vista la natura del prodotto, il mercato di riferimento e il prezzo di lancio di 599,99€.

Per una serie di scelte, di fatto, al lancio il PlayStation VR2 ha faticato a imporsi sui consumatori, rimanendo un prodotto per i tech enthusiast e per gli appassionati della realtà virtuale. Questo anche perché la line-up di lancio non ha fornito delle reali motivazioni per affiancare il visore alle PlayStation 5 degli utenti.

Il gioco di punta è stato sicuramente Horizon Call of the Mountain, che tuttavia da solo ha faticato a reggere l’intera line-up. Il titolo sviluppato da Firesprite e Guerrilla Games è stato infatti l’unico progetto AAA nativo dei PlayStation Studios ad arrivare su PlayStation VR2, che per il resto ha visto porting di prodotti tradizionali e giochi “minori” (o comunque non in grado di raggiungere lo status di system-seller).

Un ottimo visore, ma solo per gli appassionati di VR

Tutto il 2023, invero, è stato caratterizzato da un certo disinteresse di Sony verso il nuovo visore, a cui appunto ha dedicato porting e opere minori. Non fraintendeteci, nel corso dell’anno sono usciti dei titoli di altissimo livello: Arizona Sunshine 2, The Walking Dead: Saints and Sinners – Chapter 2: Retribution, Another Fisherman’s Tale, Synapse e Asgard’s Wrath 2 sono solo alcuni dei migliori videogiochi disponibili anche su PlayStation VR2.

Quello che è mancato è il supporto dei first-party. Al visore sono mancati quei AAA che da sempre fanno sognare gli appassionati PlayStation e che, a conti fatti, fanno vendere l’hardware. Nel 2023 sono mancati i giochi capaci di far arrivare il PS VR2 oltre i semplici appassionati di realtà virtuale.

Per far arrivare il visore a tutti sarebbe necessario un lavoro congiunto di Santa Monica Studio, Naughty Dog, Insomniac Games, Bend Studio e Sucker Punch Productions, che con le loro proprietà intellettuali possono rivolgersi a tutto il pubblico PlayStation.

Quanto sarebbe bello vedere un’avventura con i valori produttivi di Call of the Mountain, magari sulla falsa riga di The Walking Dead: Saints and Sinners o Arizona Sunshine, dedicata a The Last of Us? O dei titoli ambientati negli universi di God of War, Days Gone, Ghost of Tsushima, Uncharted o Marvel’s Spider-Man?

Sony si è “accontentata” dei risultati ottenuti finora?

Il modo in cui Sony ha deciso di supportare il PlayStation VR2 durante tutto il 2023 potrebbe far seriamente pensare che con questo progetto non abbia mai puntato a rivoluzionare il mercato, ma che abbia semplicemente voluto mantenere stabile la sua presenza in un mercato si in crescita, ma che negli ultimi anni ha faticato a esplodere.

PlayStation VR2

I dati di vendita del visore nelle prime sei settimane dal lancio.

Nelle prime sei settimane il PS VR2 ha venduto circa 600.000 unità. Stiamo parlando dell’8% in più rispetto al PlayStation VR1, che poteva contare anche su un prezzo più accessibile e una base d’utenza maggiore.

Il dato emerso è da un resoconto finanziario di Sony nella notte tra il 23 e il 24 maggio, dunque è probabile che le vendite da allora siano anche aumentate. Come si evince dal grafico, però, col procedere del tempo le vendite sembrano essersi assestate con quelle del primo visore. A oggi è quindi lecito chiedersi se in realtà Sony non puntasse esattamente a questo.

Se l’obiettivo fosse davvero quello di ripetere i numeri di PlayStation VR1, di fatto, il PS VR2 sarebbe probabilmente un successo. Se Sony decidesse di “accontentarsi”, tuttavia, sarebbe davvero un peccato. Il PlayStation VR2 è un ottimo visore, con delle specifiche tecniche eccezionali che offrirebbero moltissime possibilità soprattutto agli studi first-party.

Il futuro del PlayStation VR2

Il futuro, tuttavia, al momento appare quantomai incerto. Dal PlayStation Showcase di maggio, le novità sui prodotti in arrivo sono state davvero poche. A oggi, quindi, sono pochi i titoli in arrivo su PlayStation VR2 nel 2024. Tra questi troviamo comunque alcuni nomi interessanti, come Stranger Things VR (in arrivo anche su Meta Quest), Behemot (previsto sia per Meta Quest che per PCVR) e MADiSON VR (in uscita il 20 febbraio anche su PCVR). Nessuno di questi, invero, è un’esclusiva per il visore di Sony.

Sono proprio loro, per concludere, il vero anello mancante del PlayStation VR2: le esclusive. L’hardware è eccezionale, ma senza un software che lo sfrutti a dovere tutto è relativo. Quello che ci auguriamo per il 2024, e in generale per i prossimi anni, è dunque che Sony dedichi maggiore spazio alla comunicazione dell’ecosistema per la realtà virtuale, puntando maggiormente sulle esclusive e sulle proprietà intellettuali che hanno fatto diventare le console PlayStation un sinonimo di videogiochi per molti giocatori.

Per il momento, tuttavia, si tratta solamente di un sogno, di una speranza. Sono mesi che Sony non aggiorna i dati e i piani relativi al PlayStation VR2, ignorando l’argomento anche al recente CES di Las Vegas (la stessa fiera dove due anni fa l’azienda ha presentato ufficialmente il visore). Speriamo vivamente che le cose possano cambiare in futuro e che il VR2 ottenga il supporto che merita.

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