di Riccardo Rizzo

Due anni. Si, sono già passati due anni da quando PlayStation 5 sbarcava ufficialmente sul mercato europeo. Questi primi 24 mesi sono stati senza dubbio surreali. Tra una domanda del prodotto elevatissima, scorte che non sono mai riuscite a compensare tale domanda, bagarini che hanno approfittato della situazione per rivendere la console a prezzi stellari, le prime esclusive della piattaforma e la continuità con PlayStation 4. Per celebrare il secondo anniversario della console, ecco una breve storia dell’ultima ammiraglia di casa Sony.

PlayStation 5: il miglior lancio di sempre

L’ottava generazione di console si è conclusa con un dominio PlayStation senza eguali. PlayStation 4 ha venduto tantissimo, ed ha saputo chiudere la generazione con delle produzioni incredibili, come Death Stranding, Ghost of Tsushima e soprattutto The Last of Us: Part II, il canto del cigno di una generazione fantastica. L’attesa mediatica per PlayStation 5 è stata quindi fin da subito altissima, con il pubblico che è andato in visibilio anche solo con il semplice annuncio del logo della console. Poi sono arrivati il controller e la console, che con il suo design futuristico e bicromatico ha da subito fatto parlare di sé. Il 12 settembre 2020 è poi arrivato lo showcase dedicato interamente al lancio della console, fissato per il 19 novembre dello stesso anno (per il mercato europeo).

Ad accompagnare il lancio ci pensano tra i tanti Demon’s Souls (remake del capolavoro di FromSoftware in esclusiva su PS5), Marvel’s Spider-Man: Miles Morales (uscito anche su old-gen) e la sorpresa: Astro’s Playroom. L’interessante demo tecnica si dimostra infatti fin da subito molto di più. È una finestra attraverso cui scoprire tutte le potenzialità della console e del DualSense, che con il suo feedback aptico permette di provare nuove sensazioni pad alla mano. È proprio su questo che spingono i titoli di nuova generazione. Oltre infatti alla possibilità di giocare con prestazioni e grafica migliorate, un importante novità è rappresentata proprio dal DualSense, che si distacca notevolmente dal DualShock 4, soprattutto nelle esclusive.

Il lancio di PlayStation 5 è stato senza precedenti. Nonostante infatti la percezione di molti possa tendere ad un lancio “negativo”, vista soprattutto la carenza di scorte, quello di PlayStation 5 è stato il miglior lancio PlayStation di sempre, vendendo 3,4 milioni di unità in meno di due mesi.

PlayStation 5 introvabili, bagarini e un legame con il passato

In realtà quindi, più che una vera e propria carenza di scorte (comprensibile visto il periodo in cui ci troviamo), a rendere PlayStation 5 una console introvabile è stata una richiesta elevatissima. Tutti, dal Day One, vogliono una PS5. E molti hanno fatto di tutto per ottenerla… perfino prenderla dai bagarini. Nei primi mesi dopo il lancio su internet era pieno di utenti che mettevano in vendita la console a prezzi stratosferici, sperando di ottenere un bel guadagno vista la richiesta del prodotto. Fortunatamente ad oggi la situazione è migliorata, e di molto anche. La presenza di bagarini in rete infatti sembra essere drasticamente diminuita, soprattuto grazie ad un continuo incremento di scorte, che permette all’utenza di trovare facilmente la console.

Un altro aspetto chiave di questi primi due anni di vita è il rapporto con il suo predecessore. A parte alcuni rari casi, infatti, come Demon’s Souls, Ratchet & Clank Rift Apart, Deathloop e Returnal; la maggior parte delle esclusive Sony sono uscite anche su PlayStation 4. Molti utenti si sono chiesti del perché far uscire titoli come God of War Ragnarok anche su old gen, e il motivo è presto detto. Sony non ha voluto, e per certi versi potuto, rinunciare ad un pubblico così vasto come quello di PS4. In più, con una PS5 introvabile, ha voluto che le sue produzioni cardine arrivassero a più pubblico possibile. Anche qui comunque la situazione sta per cambiare. Dopo aver affrontato il Ragnarok, Sony sembra decisa a staccarsi dal passato per guardare con decisione al futuro.

I giochi usciti finora…

Gli utenti next gen hanno comunque potuto apprezzare le opere uscite con grafica e prestazioni migliori. Giocare a titoli come Horizon Forbidden West o lo stesso God of War Ragnarok a 60fps non ha prezzo. Vedere anche le bellezze di New York City in Spider-Man o del Giappone in Ghost of Tsushima in 4k ha comunque un suo valore. Sony però, oltre all’uscita di nuove esclusive che sfruttano le potenzialità della console (in questo i portali di Returnal e Ratchet & Clank Rift Apart sono un esempio perfetto), ha puntato anche sulla riproposizione in versione migliorata di titoli PS4. Ne sono un esempio le varie Director’s Cut, come quella di Death Stranding, o le versioni next gen di produzioni come Uncharted. In questo contesto ha trovato spazio anche il remake del primo The Last of Us, che è tornato a riproporsi con un gameplay ed una grafica più simile al suo successore.

… e quelli che dovranno uscire

Insomma, in questi anni gli utenti PlayStation hanno potuto vivere delle avventure incredibili, continuando le storie del passato o scoprendone di nuove, arrivando perfino a visitare un mondo in rovina nei panni di un tenero gattino arancione e del suo amico robot. Se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro di PlayStation 5 sembra ancora più roseo. All’orizzonte infatti ci aspettano delle produzioni sicuramente molto interessanti. Oltre infatti al lancio di PlayStation VR 2, previsto per il prossimo febbraio, nel corso del prossimo anno dovrebbero arrivare titoli del calibro di Final Fantasy XVI, Forspoken e Silent Hill 2. Potrebbe trovare spazio magari anche Marvel’s Spider-Man 2, sequel del primo capitolo del 2018 sviluppato dai ragazzi di Insomniac Games, che stanno lavorando in concomitanza al misterioso progetto su Wolverine.

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