di William Tinella
Durante una partita del torneo per la qualificazione al ESL One Stockholm Major di DOTA 2, il team Virtus.pro è stato squalificato dopo che un player russo è stato colto sul fatto a disegnare una Z sulla mini mappa. Valve e il pubblico intero non hanno fatta passare liscia l’azione in sostegno all’invasione dell’Ucraina: sconfitta a tavolino per il team e player licenziato.
Quando la politica e la guerra arrivano su DOTA 2
Sabato si sono svolte le consuete partite di qualificazioni per il torneo ESL di DOTA 2. E fin qui nulla da segnalare. Se non fosse che durante una partita tra i Virtus.pro e i Mind Games, un player russo dei Virtus.pro abbia voluto sostenere la causa del suo Paese disegnando una Z sulla mini mappa. Ivan ‘Pure’ Moskalenko, il nome del player, è stato “beccato” immediatamente, nonostante i tentativi dei compagni di “oscurare” il gesto. Infatti, come potete notare nel video qui sotto, dopo che Pure ha disegnato il noto simbolo, i compagni di squadra tentano immediatamente di cancellarlo disegnandoci sopra. Purtroppo per loro l’intero pubblico aveva già visto il misfatto.
Когда пытаешься весь интернет наебать что вышло случайно. Жаль ты тварь намеренно все дорисовывал. pic.twitter.com/JPpfqiS1GD
— Виктор Волков (@KoTHunt) April 29, 2022
Da segnalare che nel team avversario ci fossero due giocatori di nazionalità ucraina. Quindi il gesto di Pure ha un peso assai maggiore considerando il suo chiaro intento. Valve e gli organi che amministrano il torneo di DOTA 2 hanno subito agito assegnando la vittoria a tavolino al team avversario. Ma non è tutto: ogni partita dei Virtus.pro è data persa a tavolino. I Virtus.pro hanno poi comunicato la risoluzione del contratto di Pure, “per gravi danni contro l’organizzazione” . Ma non mancano le polemiche.
Infatti, il team squalificato ha voluto recriminare sulla durezza della punizione imposta da Valve. Nel comunicato rilasciato dall’organizzazione non mancano critiche contro la decisione presa. “Valve ha una certa storia nell’imporre misure disciplinari, ma squalificare l’intera squadra da un torneo solo sulla base di un disegno su una mini mappa da parte di un singolo giocatore crea un precedente completamente nuovo“, riferisce il comunicato.
Che sia giusta o sbagliata la decisione presa da Valve resta il fatto che un gesto del genere è totalmente fuori luogo e contesto. Politica e guerra dovrebbero rimanere fuori dai discorsi sportivi ed e-sportivi. Per altre notizie dal mondo videoludico continua a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.
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