fbpx Pitbull azzanna a morte un bimbo di 15 mesi a Campolongo
Attualità

Pitbull azzanna a morte un bimbo di 15 mesi a Campolongo

di Lorenzo Peratoner

Condividi con chi vuoi

Tragedia a Campolongo (Eboli, Provincia di Salerno), dove un bambino di 15 mesi è stato ucciso in seguito all’aggressione da parte di un pitbull, che avrebbe strappato dalle braccia dei parenti il piccolo, azzannandolo a morte. Al momento i Carabinieri stanno indagando per ricostruire la vicenda; in loco è anche intervenuto il sindaco di Eboli, Mario Conte.

Le prime ricostruzioni e l’intervento di Conte

La ricostruzione esatta dell’episodio è ancora piuttosto nebulosa, tuttavia, il fatto sarebbe avvenuto in un piazzale davanti a una villetta a due piani. Secondo un primo resoconto, infatti, il bimbo si trovava in braccio alla madre (secondo altri allo zio), in compagnia dello zio del piccolo, quando uno dei due pitbull presenti si sarebbe avventato sul piccolo, strappandolo dalle braccia della donna. Entrambi avrebbero tentato di salvare invano il bambino, tanto che la madre avrebbe registrato delle ferite, apparentemente non gravi e per le quali è stata condotta in ospedale.

Ad attaccare sarebbe stato pertanto uno dei due cani, i quali sono di proprietà di amici della famiglia della vittima e che conviverebbero nella stessa abitazione. Il sindaco di Eboli, Mario Conte, intervenuto in loco, ha esposto la versione dei fatti ai giornalisti:

“Stamattina, verso alle 8.15, c’è stata l’aggressione del cane al bambino che era tenuto in braccio alla mamma, mi dicono. È stato letteralmente strappato dalle sue braccia e azzannato. Il servizio veterinario prenderà entrambi i cani che non erano di proprietà della famiglia colpita da questa tragedia ma di un’altra famiglia che convive in questa stessa abitazione. E’ stata una aggressione feroce e nonostante sia anche intervenuto uno zio del bambino per cercare di liberarlo, non c’è stato niente da fare. Il tutto è avvenuto improvvisamente, in pochi istanti e nessuno si spiega come sia potuto accadere in quanto questi cani sono lì da sempre”:

Ha poi aggiunto un avvertimento per tutti coloro che detengono dei pitbull, invitando i padroni a essere estremamente cauti con questa razza canina:

“E’ una tragedia che ha sconvolto tutta la comunità. E deve essere da monito per chi possiede questi cani che sono purtroppo particolari, con esigenze particolari. Chi ha questi cani deve stare molto attento. Qui abbiamo perso un bambino piccolo, una cosa che colpisce tutti. Da quello che mi hanno riferito non sono mai accaduti episodi preoccupanti”.

La versione della zia e la posizione di Codacons

La sorella della mamma della vittima ha esposto la sua versione dei fatti:

“Forse i cani hanno pensato che il bambino fosse un pericolo poiché non lo avevano mai visto. I cani erano già chiusi in stanza quando sono arrivata. Non ho neanche visto il piccolo, che era mio nipote. La mamma è mia sorella. Lei mi ha raccontato che i cani l’hanno attaccato direttamente. Non so se fosse in braccio alla mamma o ad altri: c’erano anche i miei due fratelli in casa, forse era in braccio ad uno di loro, credo di sì”.

“I cani non conoscevano il piccolo perché quando lui usciva, venivano chiusi. Forse sono scappati dalla stanza quando lo hanno visto. Erano di una mia amica che abita qui. Noi li conoscevamo, ma non si sono mai buttati addosso a noi. Mia sorella è venuta qui solo ieri sera a casa della sua amica con il bimbo. Ha dormito qui con l’amica. Il papà del bimbo invece non c’era”.

In merito a questa tragedia si è esposto il Codacons, richiedendo a gran voce l’obbligatorietà del patentino per i padroni di razze di cane ritenute potenzialmente “pericolose” per gli esseri umani:

“Dopo la tragedia di Eboli, dove un bimbo di 15 mesi è stato sbranato da due pitbull, il Codacons torna a chiedere a gran voce misure per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il fenomeno dei cani potenzialmente pericolosi.

Al di là del caso specifico e delle dinamiche che hanno causato l’aggressione, è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo, e che la loro diffusione sul territorio è in forte aumento anche a causa di mode e tendenze del momento – afferma il Codacons – Indipendentemente dall’ educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto come alcune razze, ad esempio pitbull o rottweiler, per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura.

Proprio per questo, e senza ovviamente demonizzare gli animali, chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un pitbull.

L’ aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotta dall’ ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Una lista che, anche alla luce della tragedia di Eboli, andrebbe ripristinata, considerando che ogni anno si contano in Italia circa 70mila aggressioni a danno dell’uomo da parte di cani, e che non tutte le razze sono adatte a chiunque – conclude il Codacons”.

Fonti: RaiNews, ANSA, Codacons

Per essere sempre aggiornati sulle news provenienti da tutto il mondo, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Ignora.

Vi potrebbero interessare:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi