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Pam & Tommy, la recensione: questa è una storia d’amore

di Gabriele Di Nuovo

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Conclusa il 9 marzo su Disney+, “Pam & Tommy” è una miniserie ideata da Robert Siegel. Nel cast troviamo Sebastian Stan, Lily James, Seth Rogen, Nick Offerman e Taylor Schilling.

Basata sull’articolo di Amanda Chicago Lewis per Rolling Stone, “Pam & Tommy” segue la vicenda che ha colpito Pamela Anderson e il suo ex marito Tommy Lee alla fine degli anni ’90. Una domanda che in molti si sono posti è questa: “È davvero utile una serie su questa storia?”. La risposta è nel mezzo, perché la miniserie ideata da Robert Siegel racconta una situazione surreale allora, ma oggi decisamente più vicina a noi (purtroppo).

Questione di karma

Rand Gauthier (Seth Rogen) era un tuttofare che lavorava per Tommy Lee (Sebastian Stan), batterista della band rock Mötley Crüe. A causa dei mancati pagamenti da parte dell’artista, Rand lascia il suo posto di lavoro e decide di vendicarsi del batterista, derubandolo. Nella sua refurtiva, troverà una videocassetta contenente un video intimo di Tommy insieme a sua moglie Pamela Anderson (Lily James). Rand, per portare a termine la sua vendetta, deciderà di mandare online il filmato cercando di danneggiare l’immagine del suo ex datore di lavoro. Ma le conseguenze del gesto non colpiranno solo i protagonisti del video.

“Pam & Tommy” non è solo la storia di un tuttofare vendicatore o delle ripercussioni del video online, ma è soprattutto una storia d’amore. Il rapporto tra Pamela e Tommy viene esplorato al meglio nel corso degli 8 episodi che compongono la miniserie. E se per tutta la sua durata la serie funziona, il merito va alla coppia di protagonisti interpretata da Sebastian Stan e Lily James.

Dei grandi interpreti per una storia inedita

Per tutti i suoi 8 episodi, “Pam & Tommy” mette in risalto il cast. A prevalere, però, sono Sebastian Stan e Lily James. I due attori, che interpretano rispettivamente Tommy Lee e Pamela Anderson, riescono a regalare delle grandissime performance, che potrebbero valere ai due senza alcun problema una nomination agli Emmy. Da un lato abbiamo Sebastian Stan nei panni di Tommy Lee. Stan riesce a regalare un’interpretazione fuori di testa, come il suo personaggio, e allo stesso tempo matura nei momenti più drammatici. Attualmente è uno dei migliori lavori fatti dall’attore, noto per il ruolo di Winter Soldier nel MCU.

pam & tommy

Ma a sorprendere ancora di più è Lily James. L’attrice britannica, oltre a ritrovarsi con un ottimo lavoro svolto dal reparto trucco, offre una grandissima prova. Consolidata anche dal perdere completamente il suo accento britannico e diventare completamente Pamela, Lily James porta su schermo un’interpretazione divertita nei momenti divertenti; mentre in quelli drammatici riesce a trasmettere al meglio il dolore provato da Pamela Anderson a causa di tutti i problemi generati dal video.

Se i due interpreti principali si rivelano soddisfacenti, decisamente meno si riveleranno gli altri protagonisti della serie. Seth Rogen e Nick Offerman, rispettivamente nei panni di Rand Gauthier e Uncle Miltie, non sono sullo stesso piano di Stan e James. Complice è una sceneggiatura che racconta la sua storia, ma cambia completamente tono e punti di vista da metà serie.

Una storia “strana”

“Pam & Tommy” racconta una storia che può definirsi senza alcun problema “strana”. Infatti, i primi 3 episodi sembrano concentrarsi sul mantenere un tono tra il surreale e la storia vera, tanto da avere una scena onirica che ha mandato fuori di testa l’intero web. Ma oltre questo, la serie poteva alternare tono raccontando meglio la persona che ha rubato la videocassetta, ma si arriva al quarto episodio, dove tutto cambia. Il tono da dark comedy è perso e viene sostituito dal dramma che colpisce i protagonisti, soprattutto Pamela.

pam & tommy

Nonostante l’intento della storia sia quello di soffermarsi su un determinato tema (ne parleremo nel prossimo paragrafo), l’errore più grande nella scrittura di “Pam & Tommy” è proprio nel non saper bilanciare il tono da mantenere per l’intera serie. A risentirne sono soprattutto i personaggi di Rogen, Offerman e Schilling, interprete della ex moglie di Rand, che diventano poco presenti e non raccontati al meglio, quando invece Gauthier avrebbe meritato più spazio.

Il revenge porn ai tempi del 56K

Una volta che “Pam & Tommy” arriva a cambiare tono, entra in gioco la vera tematica della serie. Il video privato di Pamela Anderson e Tommy Lee può essere definito senza alcun problema il primo caso di revenge porn. Ed è proprio qui che ritorniamo alla domanda posta all’inizio della recensione. La storia d’amore può essere superflua e inutile da raccontare, ma il dolore che provoca l’esposizione della tua vita privata a milioni di persone è un modo duro ed efficace per sensibilizzare su un tema amplificato ancora di più oggi, grazie alle nostre tecnologie.

pam & tommy

Infatti, Robert Siegel si concentra moltissimo sulle ripercussioni del video nella vita di Pamela. Dal set di “Baywatch”, fino ad arrivare all’esplosione del video sul web, la figura dell’attrice è sempre stata oggettificata dagli uomini. Infatti, la vera vittima di revenge porn non è il suo ex marito, bersaglio principale di Gauthier, ma la stessa Anderson, che si è ritrovata limitata e umiliata nel momento in cui la sua carriera è esplosa. Ma se sul fronte lavorativo si sono chiuse tutte le porte, per quanto riguarda la sua vita privata, la serie mostra una donna che soffre quello che ha subito e che cerca di combatterlo con tutte le sue forze, fino alla “resa” finale.

Questo è il più grande pregio di “Pam & Tommy”. Attraverso una storia che per molti può apparire “inutile”, si affronta un tema delicato come questo in un contesto completamente inedito e difficile da immaginare. Quest’ultima sensazione diventa più facile da credere una volta consci di essere davanti ad una storia vera. Anche con i vecchi modem 56K era possibile commettere atti orribili come questi. Ma se alla fine degli anni ’90 ha colpito gente famosa, oggi a subirlo e a ricevere tante visualizzazioni sono persone comuni, che non si ritrovano “solo” le porte chiuse per un film, ma la loro vita completamente distrutta sotto ogni punto di vista.

Considerazioni finali

“Pam & Tommy” è un prodotto divertente e soprattutto drammatico. Ed è proprio questo cambio repentino di tono a rendere la serie imperfetta. Con dei fantastici Sebastian Stan e Lily James nei panni dei protagonisti, gli 8 episodi si ritrovano con una marcia in più. Ma a rendere meno sono i vari co-protagonisti, complice il cambio di tono e il focus del racconto. Ed è proprio quest’ultimo ad essere il pregio più grande della serie. Trattando un tema come il revenge porn all’interno di un racconto definito da molti “inutile”, “Pam & Tommy”, oltre a raccontare una situazione surreale e una storia d’amore, racconta soprattutto la sofferenza di una donna schiacciata dal maschilismo e dalla sua privacy violata. Infine, una nota di merito va alla regia dei vari episodi e alla musica, che riporta lo spettatore dritto negli anni ’90.

Pro

  • Le interpretazioni e la trasformazione di Sebastian Stan e Lily James;
  • La regia e la musica presente negli 8 episodi;
  • Trattare bene una storia con una tematica delicata con al centro una figura femminile.

Contro

  • Una sceneggiatura che cambia tono e decide in modo repentino di sacrificare alcuni personaggi del racconto.

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di Gabriele Di Nuovo

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