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Only Murders in the Building Stagione 3: la recensione dei primi due episodi

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibili dall’8 agosto su Disney+ i primi due episodi della terza stagione di “Only Murders in the Building”. Il cast della serie vede ancora una volta protagonisti Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short. Ad unirsi a loro nei nuovi episodi troviamo Paul Rudd, Meryl Streep, Ashley Park e Jesse Williams. La serie è ideata da John Hoffman e Steve Martin.

Dopo il successo ottenuto con le due stagioni passate, “Only Murders in the Building” ritorna con un nuovo caso da risolvere per l’insolito trio di “investigatori”. Se in passato abbiamo visto i protagonisti muoversi all’interno del loro condominio, cioè l’Arconia a New York, questa volta l’azione si sposta dal raffinato edificio alla celebre Broadway. Il finale della seconda stagione ha anticipato da subito quello che lo spettatore avrebbe visto nei nuovi episodi, ma fortunatamente con i primi due episodi della terza stagione, “Only Murders in the Building” sembrerebbe aver trovato già i suoi nuovi pilastri, oltre ad alcune novità non di poco conto già anticipate nel trailer ufficiale dei nuovi episodi.

Dall’Arconia a Broadway: cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia

Dopo mesi dagli eventi della seconda stagione, Oliver (Martin Short) è pronto a debuttare a Broadway con il suo nuovo spettacolo teatrale, lavoro arrivato dopo il successo ottenuto con il podcast realizzato insieme a Mabel (Selena Gomez) e Charles (Steve Martin). A rovinare il momento e soprattutto la quiete dei tre insoliti investigatori, ci pensa la morte sul palco dell’attore di punta dello spettacolo Ben Glenroy (Paul Rudd). Tra sorprese, stravolgimenti e ovviamente un omicidio, il trio si ritrova ancora una volta a dover risolvere un caso fin troppo vicino alle loro vite.

Senza rivelarvi troppo, complice anche il finale della seconda stagione che funge da incipit a questi nuovi episodi, “Only Murders in the Building” non cambia la sua formula vincente e, grazie alle sue new entry di lusso e alcune scelte narrative sin da subito evidenti, la serie si evolve e inizia il nuovo ciclo di episodi nel miglior modo possibile. La scelta di rilasciare i primi due episodi al debutto è una scelta che si rivela vincente perché utile a mettere in moto al meglio il racconto, offrendo un quadro della situazione migliore e un palcoscenico intero per Paul Rudd e Meryl Streep. I due big del cast non deludono e anzi in alcuni momenti oscurano gli amati protagonisti dello show ideato da John Hoffman (regista del primo episodio della terza stagione) e Steve Martin.

Alzare la posta in gioco

“Only Murders in the Building” mette in evidenza da subito il suo vero scopo: alzare la posta in gioco. Dopo due stagioni brillanti, la difficoltà più grande per John Hoffman e Steve Martin è a tutti gli effetti quello di mantenere quanto fatto in passato. “Only Murders in the Building” con i suoi primi due episodi dimostra che con i giusti cambiamenti e le new entry perfette nel cast, è difficile sbagliare. Il cambio di ambientazione e i nuovi personaggi si mostrano rapidamente come linfa vitale per lo show e a spiccare su tutti sono nientemeno che Paul Rudd e Meryl Streep. Con ruoli cruciali della storia, i due attori portano su schermo due personaggi completamente diversi tra loro ma estremamente interessanti.

 

only murders in the building

 

Rudd interpreta la superstar Ben Glenroy, che si ritroverà a debuttare per la prima volta a Broadway grazie allo spettacolo di Oliver. Con il classico comportamento di primo della classe arrogante, l’attore mette in evidenza al meglio le doti comiche che lo hanno reso amato dai suoi fan in tutto il mondo. Mentre Meryl Streep interpreta un’attrice che si ritrova nello spettacolo di Oliver e spera di poter lanciare definitivamente la sua carriera dopo tantissimi anni di oblio. La celebre attrice interpreta un personaggio molto interessante e che sicuramente verrà esplorato nei prossimi episodi, ma i primi due episodi sono più che sufficienti per ribadire il grande talento della Streep e la versatilità che l’ha resa oggi una delle attrici più apprezzate e amate al mondo.

Un ritorno graditissimo

Con l’inizio della nuova stagione, “Only Murders in the Building” per lo spettatore è letteralmente il ritorno in una delle tante comfort zone offerte dal grande e piccolo schermo. La comicità, i dialoghi brillanti e la chimica tra il cast principale sono sempre stati gli elementi vincenti dello show sin dal suo primo episodio. Con il debutto della terza stagione, tutto questo ritorna al meglio e non può far che piacere ai fan della serie televisiva. La combinazione di questi elementi, seppur in apparenza ripetitivi, sono diventati dei punti cardine dello show, riuscendo a mostrarsi anche molto solidi e facili da adattare ai piccoli cambiamenti attuati per poter stravolgere le “regole del gioco”. La chimica tra Selena Gomez, Martin Short e Steve Martin è ancora una volta ai limiti della perfezione.

Quello che è un insolito trio a tutti gli effetti si rivelò e continua a rivelarsi tutt’ora un gruppo compatto, divertente e funzionale al racconto. Le loro differenze vengono colmate dall’umorismo dello show e dalla loro passione per il true crime, che diventa fin troppo true quando si ritroveranno loro stessi coinvolti in casi da podcast. Con l’insieme di questi elementi già consolidati dalla prima stagione, le new entry di lusso nel cast e la nuovissima ambientazione in cui è ambientata la storia, “Only Murders in the Building” offre nuovi elementi sorprendenti di cui il secondo episodio ci offre già un assaggio veloce e che sicuramente sarà l’arma in più per la serie di Hoffman e Martin.

Le luci di Broadway e l’inconfondibile eleganza dello show

“Only Murders in the Building” riporta in scena tutta l’eleganza della New York facoltosa. Questa volta però, i riflettori sono puntati tutti su Broadway con la regia e la scenografia che si approcciano alla differente ambientazione. Ma se il mondo del teatro offre al pubblico un nuovo mondo in cui i protagonisti muoveranno i loro passi per la risoluzione del nuovo caso, il vero punto di svolta di “Only Murders in the Building” è la componente musicale. Il secondo episodio ci offre un piccolo assaggio di quello che sarà l’aspetto musicale della serie, già anticipato dal trailer ufficiale con l’annuncio della presenza dei compositori musicali di “La La Land” e “Hairspray” con canzoni realizzate appositamente per lo show televisivo di Hulu e Disney.

 

only murders in the building

 

Nonostante questa sia una mossa azzardata, visto che il musical non è un genere che coinvolge in toto il grande pubblico, questa scelta che sicuramente esploderà negli episodi successivi potrebbe rivelarsi a dir poco vincente. Non solo stravolge il classico schema di “Only Murders in the Building”, ma potrebbe portare su schermo potenzialmente un modo differente di trattare il genere del musical sul piccolo schermo. In modo differente perché il musical in prodotti seriali è stato utilizzato in svariati modi; da episodi speciali a musical a tutti gli effetti, il genere ha visto più vite in TV con interazioni differenti, dividendo spesso il pubblico, soprattutto in prodotti che non fanno parte del mondo del musical. La scelta si rivelerà vincente? Lo scopriremo soltanto nelle prossime settimane.

Considerazioni finali

I primi due episodi della terza stagione di “Only Murders in the Building” sono un grandissimo sì. Con un nuovo caso da risolvere a dir poco accattivante con Broadway e il mondo del teatro e del cinema a fare da sfondo, la nuova indagine dell’insolito e fantastico trio formato da Selena Gomez, Martin Short e Steve Martin si rivela coinvolgente sin dal principio. A spiccare però sono le due new entry: Paul Rudd e Meryl Streep. Se l’attore si ritrova a suo agio nei panni dell’attore Ben Glenroy, sfruttando al meglio le sue doti comiche, la Streep conferma ancora una volta la sua versatilità e il suo immenso talento mettendosi ancora una volta in gioco sul piccolo schermo.

La regia e la scrittura dello show si rivelano ancora una volta eleganti e brillanti. L’elemento musical potrebbe essere l’arma in più per la serie nei prossimi episodi e la breve sequenza del secondo episodio e i nomi coinvolti dietro le musiche lasciano ben sperare per le prossime settimane. In conclusione, la terza stagione di “Only Murders in the Building” inizia al meglio ed è pronta ancora una volta a deliziare, sorprendere e divertire con un nuovo caso da podcast ancora più sconvolgente e folle del precedente.

Pro

  • Le interpretazioni e la chimica del trio protagonista;
  • Le performance di Paul Rudd e Meryl Streep;
  • La regia sempre elegante e raffinata degli episodi;
  • La scrittura ancora una volta brillante grazie alla combinazione di generi;
  • L’elemento musicale potrebbe essere l’arma in più dei prossimi episodi.

Contro

  • Nessuno.

 

 

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