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Reddito di Cittadinanza, dal 2024 arriva l’assegno di inclusione

di Enrico Tiberio Romano

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Il Reddito di Cittadinanza o “RDC” è da anni una delle misure che fanno più discutere nel panorama politico italiano, con moltissimi detrattori e sostenitori che lo tengono al centro del dibattito pubblico. Adesso però a distanza di qualche mese dall’insediamento del nuovo Governo, in accordo con quanto promesso in fase di campagna elettorale, potrebbe essere sostituito con il nuovo Assegno di inclusione.

Addio al Reddito nel 2024?

Si chiamerà Assegno di inclusione il nuovo strumento a sostegno delle classi meno abbienti che sostituirà dal primo gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza. A differenza del precedente sistema però, i criteri di accesso a questo tipo di aiuto saranno più stringenti; a beneficiare dell’Assegno di inclusione infatti saranno solo famiglie nelle quali ci sono componenti disabili, minori o over 60.

A cambiare ovviamente sarà anche il sistema di erogazione dei pagamenti, che potranno arrivare a 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi). Questa scala sarà così calcolata, 1 per il primo componente  0,5 per ogni altro componente con disabilità, 0,4 per gli altri componenti over 60 o con carichi di cura, 0,15 per i bambini fino a due anni e 0,10 per gli altri minori. Queste informazioni riportate da ANSA sono contenute nella bozza di decreto del Governo Meloni che sta mantenendo la promessa di superare il tanto criticato Reddito di Cittadinanza.

La manovra con cui i grillini promisero di abolire la povertà solo qualche anno fa però riguardava una fascia molto più ampia di cittadini, che saranno ora sicuramente scontentati dal nuovo sistema di sostegno. L’Assegno di inclusione che verrà introdotto nel 2024 infatti sarà distribuito solo ad una piccola parte dei due milioni di percettori del RDC, generando i soliti scontri nel panorama politico italiano.

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