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Nucleare, svolta storica per lo sviluppo della fusione: domani l’annuncio

di lorenzo.viberti

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Secondo il Washington Post, martedì è atteso l’annuncio della scoperta di un nuovo metodo per produrre energia nucleare. Per la prima volta nella storia il bilancio energetico di una fusione a idrogeno risulterà positivo. Questo ovviamente, avrà grandi benefici in termini di produzione energetica e non solo.

Perché la fusione nucleare è così potenzialmente importante

La differenza con il metodo attualmente in uso, la fissione, è abissale: quest’ultima infatti prevede l’alleggerimento di nuclei pesanti, rilasciando energia tramite la scissione dei nuclei atomici. Il combustibile è dunque una molecola pesante, che durante il processo di fissione si riduce di dimensioni e perde conseguentemente energia. La fissione è vantaggiosa per quanto riguarda la facilità di innesco, la capacità di procedere autonomamente a catena e produce grandi quantità di energia; tuttavia risulta problematica per le scorie e per la sicurezza delle centrali.

La fusione è basata sul principio opposto, ovvero unire elementi più leggeri per crearne di più pesanti, specificamente usando l’idrogeno (in realtà alcuni isotopi) come combustibile e creando elementi più pesanti. La fusione è il processo esoenergetico che avviene nelle stelle, in grado di fornire enormi quantità di energia avendo come prodotti, semplificando, gli elementi della tavola periodica progressivamente più pesanti fino al ferro. Le scorie prodotte, inoltre, hanno tempi di dimezzamento notevolmente inferiori il che si traduce con una significativa riduzione di radiazione generata dai sottoprodotti di reazione. Ulteriori vantaggi li ritroviamo nel “carbon free”, energia pulita, e rischi in caso di incidente minimi, in quanto è un processo che se subisce interferenze si interrompe.

La svolta storica e la risposta ai principali problemi della fusione

I problemi che permangono rendono però l’utilizzo di tale fonte energetica complesso; primariamente il contenimento di questa fusione, essendo una stella in miniatura, che sarebbe risolvibile con campi magnetici potenti, i quali richiederebbero altissime quantità di energia. Secondariamente la reazione di fusione nucleare è stata fino ad oggi endoergonica, ovvero richiedeva energia e ne restituiva meno. La svolta si concentra su questi punti fondamentali, ovvero una fusione controllata non a contenimento magnetico, bensì inerziale, e con bilancio energetico positivo. Infatti, tramite un complicato sistema di laser, negli USA, sono stati prodotti circa 5 MegaJoule di energia con un guadagno del 120%, un risultato epocale sia per la ricerca sull’energia priva di carbonio, sia per la la scienza, riportando un risultato atteso fin dagli anni ’50.

L’ufficialità della scoperta e ulteriori informazioni sono attese nella giornata di martedì, giorno in cui il Segretario di Stato americano per l’energia ospiterà un evento; l’annuncio è arrivato dai portavoce del Dipartimento dell’Energia in seguito alla richiesta di spiegazioni per un articolo sull’argomento riportato dal Financial Times. Sembrerebbe, per questi motivi, altamente probabile la comunicazione di questa nuova scoperta che rivoluzionerebbe non solo la ricerca ma anche la geo-politica. Potrebbe infatti essere il primo segnale di una rivoluzione in grado di far vacillare l’assetto basato sull’economia del petrolio e dei combustibili fossili. Il verdetto durante l’incontro fissato domani.

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